Napoli, ucciso per avere coperto il killer del baby boss Sibillo, nuovo arresto

Emanuele Sibillo
Emanuele Sibillo, il baby boss di Forcella ammazzato nel luglio 2015

Nuovo arresto nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Vincenzo De Bernardo, l’affiliato al clan Mazzarella ammazzato l’11 novembre del 2015 a Somma Vesuviana.

I carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a un esponente di spicco del clan Sibillo, il ras Francesco Pio Corallo che è già detenuto per altre contestazioni sempre legate ad attività malavitose. In calce al provvedimento vi è l’accusa di  omicidio aggravato dalle modalità mafiose, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo in luogo pubblico.

Determinanti nella ricostruzione dell’evento sono state le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che hanno già consentito alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli di accendere il faro su altri esponenti della malavita organizzata. Nello specifico per il delitto sono stati indagate complessivamente 7 persone, tra le quali il boss Ciro Rinaldi.

Secondo l’accusa De Bernardo fu ucciso perché aveva fornito riparo al nipote Roberto De Bernardo il quale, affiliato al gruppo Buonerba, si era reso coautore dell’omicidio del ras Emanuele Sibillo. I Buonerba e i Sibillo erano in lotta per il controllo degli affari illeciti nella zona di via Oronzio Costa a Napoli. Ad aiutare i Sibillo a vendicarsi furono, secondo l’accusa, i Rinaldi di San Giovanni a Teduccio. 

venerdì, 15 Aprile 2022 - 12:55
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