Municipalità senza assessori, Manfredi al difensore civico: «La democrazia non può essere commissariata. Pronto a decidere»

Palazzo San Giacomo
Il Comune di Napoli

«La democrazia non può essere commissariata, credo che ognuno debba fare il proprio mestiere». Gaetano Manfredi liquida con poche parole lo sgambetto del Difensore civico della Regione Campania Giuseppe Fortunato. Ma è seccato.

Il caso delle mancate nomine degli assessori nelle Municipalità a distanza di quasi 7 mesi dalle elezioni sta diventando una macchia politica di cui uno con il suo palmares, ex rettore della Federico II ed ex ministro del Conte bis, avrebbe fatto volentieri a meno. «Ho lasciato ai partiti la decisione per trovare un equilibrio politico e per fare proposte sulle Giunte. Aspetterò qualche altro giorno, ma se non ci sarà una sintesi dei partiti deciderò io», taglia corto.

Di prima mattina l’avvocato Giuseppe Fortunato è entrato a gamba tesa nella querelle della coalizione politica a sostegno di Manfredi che da ormai 7 mesi blocca la nomina degli assessori di Municipalità. E con una nota diffusa a mezzo stampa ha sostanzialmente ritenuto di doversi sostituire ai partiti nelle nomine. «In attuazione dell’art 136 del Dlgs. 267/2000, che mi conferisce poteri sostitutivi in caso di inadempienza, ho nominato un Commissario ad acta per le nomine degli assessori delle Municipalità di Napoli», ha reso noto Fortunato.

Le opposizioni hanno subito cavalcato la decisione assunta dal Difensore civico regionale. «La drastica ma coraggiosa iniziativa del Difensore Civico regionale con la nomina di un commissario ad acta per le Municipalità è un ulteriore mortificazione all’istituzione comunale, e ad un sindaco che ha sinora brillato solo per colpevole inerzia. La triste replica di Manfredi, politicamente inconsistente e giuridicamente inconferente, ne certifica solo – ancora una volta – la impossibilità di mediare e l’incapacità di decidere», ha affermato Sergio Rastrelli, commissario Fratelli di Italia Napoli.

Per i gruppi consiliari di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania e del Comune di Napoli «l’inerzia di questi mesi ha causato enormi difficoltà al funzionamento della macchina amministrativa provocando un evidente danno qualità della vita dei cittadini costretti a subire ritardi e difficoltà di varia natura dovuti all’assenza di figure di coordinamento e di iniziativa quali sono i componenti delle mini giunte municipali». Ecco perché, proseguono gli azzurri, «sarebbe doveroso che il centrosinistra napoletano provasse a riparare al danno d’immagine che la città sta ingiustamente subendo, visto che non ci sono precedenti del genere nel resto d’Italia tra le grandi metropoli, e si attivasse non solo per poter dare seguito alla nomina delle amministrazioni di quartiere ma anche per scegliere i migliori profili adatti al ruolo». «Il capoluogo – è la chiosa del ragionamento – non può attendere la lottizzazione esasperata di ogni singola poltrona da parte del centrosinistra».

All’attacco anche Alessandra Clemente, candidatasi a sindaco contro Manfredi ed assessore nell’ex giunta targata Luigi de Magistris: «I partiti accampano pretese, reclamano poltrone, le singole liste si accapigliano per assicurarsi un posto al sole e intanto nelle Municipalità si sono anteposti gli interessi dei privati a quelli dei cittadini, ovvero il diritto ad avere le proprie figure operative di riferimento come gli assessori municipali». «Manfredi – prosegue Clemente – ha commissariato i presidenti di Municipalità e ora si ritrovano commissariati tutti. È così che intendevano far ripartire la macchina amministrativa che consideravano ferma?».

Se le opposizioni vanno prevedibilmente all’attacco, dalla maggioranza l’unica voce che si leva a commento della vicenda è quella di Vincenzo Varriale, segretario regionale dei “Moderati Regione Campania”. «Come Moderati abbiamo chiesto da tempo un incontro di coalizione per la nomina degli Assessori alle Municipalità. La questione però non sembra essere stata per tutti urgente… C’è rammarico. Ora è doveroso un appello a partiti e alle liste civiche che dovrebbero comprendere la necessità di fare sintesi in un arco temporale più stretto», dice Varriale.

Che fa critica e autocritica: «L’intervento del Difensore Civico rischia di rappresentare una macchia su un percorso politico pulito ed entusiasmante, partito dalle elezioni regionali e confermato con la nomina di Manfredi a Sindaco di Napoli. In coalizione abbiamo dimostrato forza e sinergia, non possiamo impantanarci su un’azione politico-amministrativa, come la nomina degli Assessori alle Municipalità, che è importante per il futuro della città e che va a incentivare a agevolare il lavoro nelle periferie. E’ doveroso per tutti sentirsi consapevoli e responsabili di questo».

Dal resto della coalizione arriva solo silenzio. E non è un caso. La mossa dell’avvocato Giuseppe Fortunato non preoccupa da un punto di vista giuridico: la nomina degli assessori è una questione squisitamente politica e il Difensore civico non ha alcun potere sul punto. Quindi che si fa? I partiti vanno avanti per la propria strada, anche se adesso dovranno chiudere la partita in fretta per evitare altri imbarazzi. Tra lunedì e martedì sono previsti incontri al vertice per le nomine sulle quali sembrerebbero aver pesato questioni interne ai Cinque Stelle. Non resta che attendere.

mercoledì, 27 Aprile 2022 - 22:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA