I pronostici sono stati confermati. Il capo della procura di Napoli Giovanni Melillo è il nuovo procuratore della Direzione nazionale antimafia.
Il plenum del Consiglio superiore della magistratura, benché spaccato (come accade soprattutto in occasione di nomine relative a incarichi importanti), lo ha preferito a Nicola Gratteri, capo della procura di Catanzaro, e a Giovanni Russo, procuratore aggiunto alla Direzione nazionale antimafia. Per Melillo hanno votato in 13, mentre 7 preferenze sono andate a Gratteri e 5 a Russo. Il procuratore di Napoli ha praticamente doppiato il ‘rivale’ Gratteri.
Nello specifico a Melillo sono andati 3 voti di Unicost, 5 di Area (la sua corrente di riferimento), i voti di laici Alberto Maria Benedetti, Filippo Donati (Movimento Cinque Stelle) e Michele Cerabona (Forza Italia), nonché i voti dei vertici della Cassazione (il primo presidente Pietro Curzio e il Pg Giovanni Salvi).
A favore di Gratteri hanno votato i togati ‘indipendenti’ Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo , e i tre componenti di Autonomia e Indipendenza, i laici Stefano Cavanna e Emanuele Basile (Lega) e Fulvio Gigliotti (M5s), relatore della proposta a favore del capo della procura di Catanzaro. Sull’esclusione di Gratteri, ha osservato Ardita: «La sua esclusione è la bocciatura del suo impegno antimafia, ma un segnale devastante a tutto l’apparato istituzionale e al movimento culturale antimafia».
Per Russo hanno votato invece l’intero gruppo di Magistratura Indipendente e il laico di Forza Italia Alessio Lanzi.
In magistratura dal 1985, Melillo ha iniziato la sua carriera come pretore presso la pretura di Barra e, in seguito, nel 1989, presso la pretura di Napoli. Dal 1991 al ’99 ha lavorato come pm a Napoli, mentre tra il ’99 e il 2001 è stato fuori ruolo presso la presidenza della Repubblica. Nel marzo 2001 è passato poi alla Dna come pm, mentre dal 2009 al 2014 ha svolto funzioni di procuratore aggiunto a Napoli. E ancora: dal 2014 al 2017 è stato fuori ruolo al ministero della Giustizia per svolgere l’incarico di capo di Gabinetto dell’allora Guardasigilli Andrea Orlando. Rientrato in magistratura, Melillo è stato per un periodo sostituto pg a Roma, prima di insediarsi, nell’agosto 2017, a Napoli come procuratore capo, incarico di vertice che ha ricoperto fino ad oggi.
mercoledì, 4 Maggio 2022 - 12:52
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