«Offese la memoria di Carlo Giuliani», il Csm ‘condanna’ Bobbio: perdita di anzianità di due mesi

Luigi Bobbio
Luigi Bobbio

Un post sul profilo Facebook è costato caro al giudice Luigi Bobbio, ex senatore della Repubblica.

La sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha ‘condannato’ Bobbio alla perdita di anzianità di due mesi assumendo che il magistrato ha offeso la reputazione di Carlo Giuliani, il giovane 23enne rimasto ucciso a Genova negli scontri del 20 luglio 2011, durante la manifestazione contro il G-8. In un post su Facebook, Bobbio scrisse che «Giuliani era una feccia di teppista da strada».

Parole che il Csm ha voluto sanzionare in maniera anche più severa rispetto alla richiesta della procura generale della Cassazione che aveva sollecitato la condanna della censura. Per questa vicenda Bobbio, che oggi è giudice civile a Nocera Inferiore, ha affrontato anche un processo penale per diffamazione: in primo grado fu condannato a 8 mesi (pena sospesa), sentenza confermata in Appello.

La sentenza fu in seguito annullata dalla Cassazione, che dichiarò estinto il reato per rimessione di querela. Dal canto suo Bobbio non fa un passo indietro e annuncia ricorso in Cassazione.

«Il Csm addirittura va oltre la richiesta del Procuratore generale! Due mesi di anzianità tolti – ha scritto su Facebook – La mancanza di serenità è stata ed è tuttora evidente. Amen, per il momento. Ovviamente il ricorso in Cassazione sarà presentato per tempo. IO NON ME NE VERGOGNO, OVVIAMENTE. SONO BEN ALTRI CHE DEVONO VERGOGNARSI».

Bobbio è un magistrato molto noto. E’ stato pubblico ministero a Napoli e ha lavorato nel pool della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, lasciando un ottimo ricordo di sé soprattutto nel mondo delle forze dell’ordine. Poi ha avuto un lungo trascorso in politica: è stato capo di gabinetto di Giorgia Meloni quando la leader di Fd’I era ministro, è stato senatore ed anche sindaco di Castellammare di Stabia.

venerdì, 6 Maggio 2022 - 12:07
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