Il carabiniere e il boss del Parco Verde, inflitti 15 anni al militare che passava soffiate al ras della droga

Parco Verde di Caivano
Uno scorcio del Parco Verde di Caivano (foto Kontrolab)

Il carabiniere (in congedo) Lazzaro Cioffi ha aiutato il ras del Parco Verde Pasquale Fucito, consentendogli così di tenere vivo il suo business della droga. E’ la conclusione cui sono giunti i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Napoli Nord (presidente Agostino Nigro) all’esito del dibattimento che Cioffi ha inteso affrontare da solo mentre lo stesso Fucito ha optato per il rito abbreviato incassando una condanna diversi mesi fa. Cioffi è stato condannato a 15 anni di reclusione.

Era imputato per concorso esterno in traffico internazionale di droga, alcuni episodi di corruzione, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Rispetto ad alcune contestazioni è caduta l’aggravante della matrice camorristica. Il pm Maria Di Mauro – in forza alla Procura di Napoli ma in procinto a di trasferirsi a Napoli Nord come procuratore aggiunto – aveva chiesto una condanna a venti anni di carcere per l’ex militare dell’arma, genero di un boss del Casertano. A quanto risulta, la Procura si appresta ad appellare la pronuncia.

Per oltre 20 anni, Cioffi ha prestato servizio nel Nucleo Operativo di Castello di Cisterna. Il suo rapporto con l’Arma si è interrotto quando è scattato l’arresto proprio per via dell’inchiesta che legava il carabiniere al ras Pasquale Fucito. Diversi mesi dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, Cioffi ha deciso di congedarsi dall’Arma anche nella speranza di beneficiare di un’attenuazione della misura cautelare.

Le manette per lui scattarono in un blitz nel 2018. Gli inquirenti lo accusarono di contiguità con il clan Sautto-Ciccarelli di Caivano. Secondo gli investigatori, anticipava le operazioni anti droga, condotte dai colleghi, al ras Pasquale Fucito detto Shrek. Fucito, accusato di gestire lo spaccio di droga nel Parco Verde di Caivano, è stato condannato in primo e secondo grado. In appello la pena, all’abbreviato, è scesa da 20 a 16 anni. Cioffi, processato col rito ordinario, era stato rinviato a giudizio tre anni fa dal gip Linda Comella del Tribunale di Napoli.

Il nome dell’ex carabiniere – difeso dagli avvocati Saverio Campana e Giuseppe Stellato – è spuntato anche nelle indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Acciaroli. Per quel delitto giallo, consumato il 5 settembre 2010, Cioffi è attualmente indagato a piede libero dalla Procura di Salerno.

lunedì, 30 Maggio 2022 - 23:27
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