Pd campano, fuga di massa e il partito si sgretola: boom di dimissioni. Commissario da Roma, ipotesi guida ‘rosa’

Leo Annunziata
Leo Annunziata
di Gianmaria Roberti

Sciolta l’assemblea regionale, per le dimissioni di dieci membri, il Pd campano è a un passo dal commissariamento. Circola già l’identikit del commissario, inviato dal Nazareno: una donna, non campana e vicina a Letta. Dunque, un nome nazionale, scelto tra i dirigenti dem. L’opzione rosa – spiegano fonti del Pd – si spiegherebbe con le liste per le Politiche 2023.

Dando per probabile la candidatura, in Campania, del prossimo commissario, l’invio di un uomo sarebbe problematico, negli equilibri di genere. Un nodo con cui, spesso, fa i conti il Pd campano, il regno dei capibastone. Ecco dunque l’idea del Nazareno: una donna, per non incendiare il clima, già rovente ora. E suscettibile di surriscaldarsi ancora, da qui alle Politiche. Intanto – a pochi giorni dal voto amministrativo del 12 giugno – in Campania il Pd è in alto mare. Il colpo di grazia, l’addio all’assemblea regionale del parlamentare sannita Umberto Del Basso De Caro, di Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale, e di altri otto componenti. Le dimissioni arrivano dalle province di Avellino, Benevento e Caserta, e ruotano intorno ai due big locali. I numeri parlano chiaro: il quorum dell’assise è di 120 delegati, l’attuale platea è scesa a 117, determinando la decadenza di diritto.

Naufraga così l’ipotesi di accordo sulla segreteria regionale. Il casertano Stefano Graziano – lettiano ma consigliere del governatore – avrebbe siglato l’intesa tra Letta e De Luca. Al nome, però, erano contrari in tanti, tra cui proprio Del Basso De Caro, ostile a De Luca, e Oliviero. «Qualche tentativo di mediazione in extremis sarà fatto ma – affermano ambienti dem – al 70% arriverà un commissario da Roma. Il commissariamento appare inevitabile, a meno che nelle prossime ore non ci sia un intervento nazionale, che faccia ritirare le dimissioni a Del Basso De Caro e ai suoi, e si trovi la quadra su un nome pro tempore locale». Ma anche al Nazareno, con la Campania, la pazienza sembra scaduta.

domenica, 5 Giugno 2022 - 10:05
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