L’Italia in piazza con le ‘pentole vuote’ contro il caro prezzi: appello al Governo per interventi strutturali

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La protesta delle #pentolevuote #controirincari

Tutti in piazza, da Nord a Sud, per dire che, a causa del caro prezzi, ci sono ‘pentole vuote’. Nella giornata di ieri, venerdì 10 giugno, in tutta Italia le piazze hanno ospitato i sit-in di protesta delle associazioni dei consumatori, che hanno voluto richiamare l’attenzione del Governo sui rincari in tutti i settori che rendono sempre più difficile la vita di famiglie e imprese.

La benzina ha toccato un nuovo record, dopo quello raggiunto solo due giorni fa: il prezzo medio nazionale di quella in modalità self sale a 2,018 euro/litro (2,009 il valore precedente), il diesel si porta a 1,939 euro/litro (contro 1,924), mentre al servito salgono rispettivamente a 2,144 e 2,072 euro/litro. Prezzi che in alcune località – fa sapere il Codacons – hanno sfondato il tetto di 2,3 euro al litro, come in Sardegna o a Ischia, dove la benzina in alcuni impianti costa fino a 2,349 euro.

L’escalation dei listini della benzina, sottolineano i consumatori, costa agli italiani circa il 26% in più rispetto alle stesse rilevazioni del 2021, mentre il gasolio vola al +32,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ciò significa che una famiglia spende 499 euro annui in più se ha un’auto a benzina, e 572 euro in caso di auto a gasolio, secondo il Codacons, che non ritiene più sufficiente il taglio delle accise sui carburanti, ma chiede al Governo di bloccare i prezzi e fissare tetti massimi ai listini alla pompa.

A Campobasso sono scesi in piazza 5 associazioni molisane. Le stesse sono state ricevute in Prefettura dove hanno consegnato un documento con le loro proposte per superare la grave crisi che sta coinvolgimento tutti i consumatori. Anche a Palermo il viceprefetto ha ricevuto una delegazione delle 20 associazioni aderenti alla manifestazione.

sabato, 11 Giugno 2022 - 11:23
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