Dà un calcio ai 5Stelle e pure al Di Maio che ha incarnato i primi valori, quelli più radicali, del Movimento. Ma soprattutto torna a prendere le distanze dal motto ‘uno vale uno’ che i grillini avevano coniato nel tentativo, mal riuscito, di dimostrare che in presenza di una vera idea politica tutti gli interpreti della stessa fossero uguali. Il nuovo soggetto politico cui il ministero degli Esteri darà vita «non sarà personale».
Luigi Di Maio disegna l’identikit del suo partito in occasione della conferenza stampa tenutasi in serata a Roma. «Non ci sarà per odio, sovranismi e populismi», incalza Di Maio, ponendo l’accento su tutti i difetti capitali del Movimento che hanno scandito anche la storia iniziale di Di Maio.
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Quindi rottama quell’idea che il singolo non possa fare la differenza. «Uno non vale l’altro», sottolinea, riproponendo una frase già sciorinata negli anni passati nel tentativo di smarcarsi dall’infelice ‘uno vale uno’ di matrice grillina. «L’esperienza e le capacità personali devono rappresentare un valore aggiunto», ribadisce, disegnando così quali sono le figure che animeranno il nuovo soggetto politico.
«C’è bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità», insiste, «perché dobbiamo fare progredire l’Italia da Nord a Sud. Dobbiamo costruire il futuro dei cittadini, mettiamoci in cammino ‘Insieme per il futuro’, con tutti coloro che vorranno condividere questo progetto e saranno i benvenuti».
martedì, 21 Giugno 2022 - 22:18
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