Napoli, vigili aggrediti durante un controllo in piazza Garibaldi. Guarino: «Istituire una Consulta». Ira di imprenditori e residenti

Piazza Garibaldi

Cinque agenti della Polizia locale di Napoli sono stati accerchiati e aggrediti da alcune decine di migranti durante un controllo contro i mercatini abusivi nei pressi di piazza Garibaldi, zona stazione ferroviaria centrale.

Gli agenti stavano eseguendo un sequestro nei confronti di una nigeriana che vendeva cibo da asporto senza autorizzazione: la donna ha dato in escandescenze ed è accorso un gran numero di migranti che ha circondato e malmenato i vigili.

Sono accorse altre pattuglie della Municipale per riportare la calma. La donna è stata denunciata. L’episodio si è verificato in via Bologna.

«Quanto accaduto oggi conferma l’urgenza di un intervento permanente, severo e concreto per ridare dignità a una fetta di città per troppo tempo abbandonata a se stessa. Nell’ultimo periodo sono aumentati i controlli nella zona ma, come dimostra l’aggressione ai danni dei vigili, cui va tutta la nostra solidarietà, non basta. C’è bisogno di un progetto serio di rigenerazione urbanistica, economica e sociale teso a trasformare definitivamente Piazza Garibaldi, il Vasto e le zone limitrofe in un luogo protetto, curato ed accogliente», dichiara l’avvocato Riccardo Guarino, presidente di Rinascimento Partenopeo. Che insiste su un punto: «Questa non è una battaglia contro gli immigrati, ci tengo a sottolinearlo perché il tema è stato troppo spesso strumentalizzato. Questa è una battaglia per la dignità della persona umana, per una convivenza civile e rispettosa delle regole da parte di tutti coloro che abitano in questa zona, indipendentemente dal colore della pelle e dalle proprie origini».

Nei giorni scorsi Rinascimento Partenopeo ha presentato in Comune la richiesta di istituire una Consulta permanente per individuare e sostenere la soluzione dei problemi di degrado e invivibilità della zona di Piazza Garibaldi, porta turistica di accesso alla città di Napoli. L’istanza è stata presentata al sindaco di Napoli, all’assessore alla Polizia municipale e alla Legalità, all’assessore al Turismo e alle Attività Produttive, all’assessore alle Politiche sociali, all’assessore all’Urbanistica, alla Prefettura di Napoli, alla Questura di Napoli. 

Centinaia sono le segnalazioni raccolte da Rinascimento Partenopeo su episodi degradanti che sono quasi all’ordine del giorno. La criticità dell’area è rappresentata dalla massiccia presenza di immigrati, la maggior parte dei quali vive senza regole. «Capita spesso che alcune di queste urinino per strada in pieno giorno, sotto i palazzi – racconta Gennaro Sanseverino, residente nella zona del Vasto e membro di Rinascimento Partenopeo  – Pochi giorni fa una di queste persone ha urinato sul mio motorino». Le auto dei residenti regolarmente parcheggiate diventano, poi, delle bancarelle a cielo aperto: «Alcuni di questi immigrati si impossessano letteralmente dei cofani delle macchine per esporre la mercanzia», aggiunge Sanseverino. In vendita vengono messi oggetti recuperati per lo più dalla spazzatura. «Altre volte, soprattutto di sera, sulle macchine vengono invece lasciate bottiglie di birra o cartacce. Questo non è giusto per chi ci abita».   

C’è sconforto nelle parole dell’imprenditore Antonio Ferrieri, della Pasticceria Cuori di Sfogliatella in piazza Garibaldi: «Questo degrado, che si avverte in modo particolare, sul lato della piazza dove sta il bar Mexico incide tantissimo sulle attività economiche. Quel lato è terra di nessuno. Purtroppo si arriva a un punto che uno si arrende e se ne va: le attività che chiudono, infatti, sono tante». Sulla stessa scia Giovanni Iodice, socio fondatore di Rinascimento Partenopeo e titolare di diverse attività di lavanderia: «Sono 30 anni che sto in questa zona e purtroppo è sempre peggio. La delinquenza che circola in questa area fa paura, la notte piazza Garibaldi diventa un ricovero per chi non ha casa. Non ci sono regole, e questo scoraggia investimenti. La situazione è insopportabile». 

Con l’istituzione della Consulta, Rinascimento Partenopeo vuole creare una banca di dati delle criticità che affliggono l’area e, al tempo stesso, individuare le migliori soluzioni per risolverle. «La nostra idea è di vedere nella Consulta rappresentanti dei commercianti, degli albergatori, delle associazioni, delle comunità etniche e delle istituzioni. Il cambiamento, il rinascimento è possibile se c’è dialogo tra le parti, se c’è sinergia», conclude l’avvocato Guarino.  

domenica, 26 Giugno 2022 - 13:21
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