Napoli, giustizia mediatica ed effetti perversi: dibattito alla Federico II

Tribunale

Cosa accade quando un’inchiesta, meno sovente un processo penale, esce dalle aule di Tribunale e si posta nelle agorà mediatiche? Accade, come ricordano spesso avvocati e giuristi, che la narrazione pressante fino a diventare morbosa e quasi sempre filtrata attraverso una lente esclusivamente inquirente, avalli, sempre più spesso, pulsioni giustizialiste che fanno a pezzi principi costituzionali che regolano la nostra società e crei danni alla reputazione di quelle persone che poi usciranno assolte. 

E’ di questo che il prossimo 5 luglio, a partire dalle 16, si discuterà nell’aula De Sanctis della Federico II di Napoli – Dipartimento di Giurisprudenza. Il titolo dell’incontro ricalca in piena il nome del libro scritto dall’avvocato e professore Vittorio Manese, ordinario di Diritto penale presso l’Università degli Studi di Bologna: «Giustizia mediatica. Gli effetti perversi sui diritti fondamentali e sul giusto processo». 

I lavori sono saranno aperti dai saluti del professore Sandro Staiano, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza della Federico II, e dell’avvocato Antonio Tafuri, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli. Poi spazio all’avvocato professore Vincenzo Maiello, ordinario di Diritto penale alla Federico II, che introdurrà il testo. E quindi via la dibattito che vedrà gli interventi del magistrato Domenico Airoma, procuratore di Avellino; dell’avvocato Nicolas Balzano del foro di Torre Annunziata e componente della Giunta dell’Unione delle Camere penali italiane; del professore Lucio D’Alessandro, ordinario di Filosofia del diritto, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa; il direttore de ‘Il Mattino’ Francesco De Core; del professore Alberto Lucarelli, ordinario di Diritto costituzionale alla Federico II. Le conclusioni saranno affidate proprio a Vittorio Manes. 

venerdì, 1 Luglio 2022 - 16:38
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