Chiara uccisa a 15 anni da un amico minorenne: inflitti 16 anni al baby imputato

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Chiara Gualzetti, uccisa nel 2021

Quando confessò il delitto, disse che un demone gli parlava da tempore e lo aveva spinto a uccidere. Un minorenne è stato condannato ieri, martedì 26 luglio, a 16 anni e 4 mesi di reclusione per l’omicidio della giovanissima Chiara Gualzetti, ammazzata il 27 giugno 2021. Il processo si è definito dinanzi al giudice per le indagini preliminari Anna Filocamo del Tribunale per i minorenni di Bologna. Il pm Simone Purgato aveva chiesto 2 mesi in più. Due perizie psichiatriche hanno stabilito che era lucido e pienamente in grado di intendere e di volere.

Chiara, che non aveva ancora compiuto 16 anni, era uscita per fare una passeggiata con il suo amico, e i due si trovavano vicino casa di lei, a Monteveglio, in provincia di Bologna quando lui l’ha uccisa. L’imputato è stato riconosciuto colpevole di omicidio pluriaggravato (premeditazione, futili motivi, minore eta’ della vittima) e per il porto del coltello con cui Chiara è stata colpita, prima che il giovane assassino infierisse anche con calci e pugni. Il corpo della giovane fu abbandonato ai margini di un bosco. Il cadavere venne trovato dopo un giorno di ricerche, seminascosto tra i cespugli. 

«Ormai siamo arrivati ad un punto fermo della situazione e in base a quello che e’ l’ordinamento ci dobbiamo ritenere soddisfatti di questa sentenza. E’ chiaro comunque che Chiara non c’è più, fondamentalmente avremmo voluto di più, però, ripeto, forse può essere una sentenza esemplare. Giustizia e’ altro, ma possiamo dire è stata fatta giustizia», ha commentato Vincenzo Gualzetti, il padre di Chiara, che in passato aveva preso il giovane imputato come stagista. 

mercoledì, 27 Luglio 2022 - 07:30
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