Di Maio presenta ‘Impegno civico’ e lancia una proposta su giovani e mutui. Tabacci: «Investimento nel futuro»

La conferenza stampa per annunciare la nascita di Impegno civico

Dal palco delle Officine Farneto a due passi dalla Farnesina, Bruno Tabacci benedice la nuova vita politica di Luigi Di Maio e gli spiana la strada per candidarsi alle Politiche benché il ministro degli Esteri non abbia avuto il tempo di raccogliere le firme utili a depositare un proprio simbolo.

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«Questa è un’operazione non casuale. Luigi è più giovane dei mie figli, c’è un passaggio generazionale, un investimento nel futuro. Quando nacque il M5S con il vaffa day di Bologna il mio blog era il secondo in Italia dietro quello di Beppe Grillo. Io chiusi tutto perché quel che chiedeva la rete per me era inammissibile. Io dico le cose anche in maniera tagliente, ma sempre con rispetto», ha detto Tabacci. Che in serata, su Facebook, ha aggiunto: «Parlo con Luigi Di Maio da un anno e mezzo, da quando è arrivato alla Farnesina con Draghi. Ero incuriosito dalla sua evoluzione, tanto ero distante dal primo Di Maio, tanto sono in piena sintonia con il Di Maio che si autodefinisce senza se e senza ma “draghiano”. Per il resto da democratico cristiano convinto mi vengono in mente le parole di Papa Roncalli: “Se incontri un viandante non chiedergli da dove viene, domanda dove sta andando”».

Di Maio ringrazia e annuncia la nascita di ‘Impegno civico’, che rottama il nome ‘Insieme per il futuro’ e viene subito accolta da un’accusa di plagio. A muoverla è Fabio Desideri, ex consigliere regionale dell’ei fu Pdl.«Impegno Civico è già stata presentata in Tribunale nelle elezioni del 1996 e del 2000 e ha eletto propri rappresentanti in entrambe le tornate elettorali», ha spiegato al Foglio. «E’ un fatto grave, non potranno usare la denominazione», ha aggiunto Desiderio che valuta anche di “diffidare Di Maio e Tabacci”. «Il ministro e il sottosegretario dovranno spiegarci bene i loro proponimenti e cosa intendono fare, se non vogliono che avviamo un’azione di tutela nelle sedi competenti che impedisca l’uso della denominazione ‘Impegno Civico’», si legge poi nel comunicato stampa diffuso dallo stesso Desideri. 

Si vedrà. Per ora Di Maio festeggia quest’unione politica che gli consente di essere della partita alle Politiche. Lui prova a strizzare l’occhio ai giovani e continua a rivolgersi ai sindaci e ai politici locali, sperando di riuscire a ingrossare la pattuglia di adesioni utili a sostenere le candidature che saranno presentate. «Impegno civico è partito riformatore che guarda all’innovazione, ecologia, digitalizzazione. Non parla agli estremismi, non ci interessa parlare a quelli che vogliono sfasciare tutto e fondano la loro politica sul no. Dovrà prendersi cura dell’Italia, di tutta l’Italia, dalle sue parti più deboli e in quelle più avanzate», spiega. Quindi mette sul tavolo alcune idee programmatiche, tra le quali una proposta concreata per aiutare i giovani ad acquistare la loro prima casa: «Chi si vuole fare una famiglia ha bisogno di cercare una casa: per fare un mutuo ci sono tasse alte e anticipi che sono il vero problema. Proponiamo un anticipo a tasso zero garantito dallo Stato». Infine lancia un appello scomodando Papa Francesco: «Ci rifacciamo alle parole del Papa sulla responsabilità civica: nessuno può sottrarsi a questo impegno a favore del proprio Paese». 

Ai sindaci, invece, propone di lavorare insieme per cancellare le dieci nome che «rendono la vita degli amministratori locali un inferno». A cominciare dall’abuso d’ufficio: «causa la paura della firma». E quasi sembra di sentire il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha fatto della cancellazione dell’abuso d’ufficio il suo cavallo di battaglia e sarà lieto, adesso, di sapere che Di Maio, con il quale ha ricucito i rapporti politici, la pensa esattamente come lui. 

Sullo sfondo della presentazione del nome e del simbolo del partito – un’ape stilizzata di colore arancio su sfondo blu insieme alla scritta impegno civico –  anche frecciate a Carlo Calenda. «Azione non deve raccogliere le firme perché ha il simbolo di Più Europa, che esiste grazie a me e al Centro democratico. Se può presentarsi alle elezioni è dunque anche merito mio», ha detto Tabacci. Presenti all’evento i ‘dimaiani’, tantissimi provenienti dalla Campania, Emilio Carelli e Vincenzo Spadafora. 

martedì, 2 Agosto 2022 - 00:22
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