Impegno Civico, Di Maio teme il ruolo di Cenerentola nella coalizione Pd-Azione. Il diritto di tribuna agita i suoi, guai copyright

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio (foto kontrolab)

Luigi Di Maio ancora non si è pronunciato. E nel suo partito c’è chi scalpita e mugugna. Il diritto di tribuna offerto dal Pd che consentirebbe al ministro degli Esteri di salvare la sua poltrona ma, al contempo, affosserebbe i 60 parlamentari che sono passati con lui lasciando i 5 Stelle sta creando non poche tensioni interne. A ciò si aggiunga anche in tanti temono un ruolo di Cenerentola per Impegno Civico all’interno della coalizione che in queste ore vive momenti di forte tensione per via dello scontro in atto tra Carlo Calendo e i rosso-verdi Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.

«Ci aspettiamo pari dignità e rispetto dentro la coalizione, non accetteremo altri attacchi e discriminazioni da parte di nessuno. Serve una coalizione unita e larga e lavoreremo in maniera costruttiva, ma non deve venir meno il rispetto», ha tuonato ieri Luigi Di Maio. E l’onorevole Gianfranco Di Sarno ha subito annunciato che è stata «chiesta la convocazione di un’assemblea del partito ‘Impegno civico’ al fine di concordare le condizioni del patto con il Pd, ritenendo inaccettabili quelle imposte da Calenda».

La verità è che all’interno del partito si vuole capire anche che intenzioni ha Luigi Di Maio. Ad alimentare il malcontento, ieri, è stato anche un articolo de ‘Il Giornale’ secondo il quale Di Maio avrebbe già accettato il diritto di tribuna per se stesso e per i fedelissimi Laura Castelli e Vincenzo Spadafora. Nell’articolo, inoltre, viene sottolineato che Di Maio si sarebbe infuriato perché la notizia sarebbe dovuta uscire solo a ridosso della presentazione delle liste, per evitare la reazione degli altri parlamentari ex M5s che lo hanno seguito nella creazione di Impegno civico.  Secca la smentita dello staff di Di Maio: «Il retroscena de Il giornale pubblicato stamane è totalmente inventato. I fatti riportati sono fantasiosi, i virgolettati attribuiti al ministro sono privi di fondamento».

Sullo sfondo, intanto, si agitano le minacce di ricorsi contro l’impiego del nome ‘Impegno civico’ che pochi giorni fa è stato oggetto di un’accusa di plagio. Fabio Desideri, una storia nel centrodestra, assicura un ricorso qualora il simbolo ‘Impegno civico’ venisse presentato alle elezioni senza una spiegazione sulle ragioni dell’uso e della collocazione dello stesso nel panorama politico: «Impegno civico è una associazione nata, con rogito notarile, nel lontano 1994» e che ha vissuto una esperienza politica «negli anni tra il 1996 e il 2000″, motivo per cui «vogliamo verificare se ricorrano gli estremi per azioni a tutela nelle sedi competenti».

«Se si tentasse la forzatura della presentazione del simbolo di Impegno civico o se il simbolo dovesse essere accolto tra quelli ammessi a partecipare alle elezioni – spiega Desideri – saremmo costretti – nostro malgrado – a depositare ricorsi presso le Cancellerie delle Corti d’Appello italiane, dopo il 21 di agosto termine ultimo per la presentazione delle liste».

Ma i guai sul presunto copyright non vengono da soli: a Bologna c’è chi afferma di aver messo al mondo (un) Impegno civico prima non solo di Di Maio e Tabacci, ma anche dello stesso Desideri. Si tratta di Giuseppe Maria Mioni, ex consigliere comunale di Fi e già presidente del quartiere Santo Stefano. Il nuovo partito centrista, viene segnalato in una nota, ha infatti lo stesso nome dell’associazione politico culturale che lo stesso Mioni ed altri soci «registrarono e depositarono in sede notarile a Bologna nel 1993». Con un anno di anticipo, quindi, rispetto all’omonima associazione di Desideri e quasi 30 rispetto al partito di Di Maio e Tabacci. L’Impegno civico bolognese è «un’associazione attiva tutt’oggi a livello nazionale con il fine di partecipare alla vita politica italiana», si legge nel comunicato: esistono anche un sito web (con aggiornamenti risalenti a qualche anno fa, a dire il vero) e una pagina Facebook con qualche post anche recente. Per diversi anni l’associazione è stata presieduta da Fabio Battistini, candidato civico del centrodestra alle ultime comunali bolognesi.

sabato, 6 Agosto 2022 - 08:18
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