A caccia di voti. Di pacchetti di consensi più o meno piccoli da mettere insieme per riuscire, sommandoli, a superare quella soglia del 3% che rischia di diventare un muro insormontabile. Nell’attesa di sapere se Carlo Calenda con la sua Azione si unirà al progetto di un ‘terzo polo’ portato avanti in solitaria da Matteo Renzi, Italia Viva imbarca nuovi alleati. Gruppetti, per intenderci. Ma con un loro seguito.
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Della partita sarà il Partito Repubblicano Italiano, il più antico partito esistente in Italia: «Preso atto dell’impossibilità da parte del campo progressista di costruire una valida alternativa di governo alle destre – si legge in una nota – la Direzione Nazionale del Partito Repubblicano Italiano ha deliberato di siglare un patto elettorale con Matteo Renzi, Italia Viva ed altri, al fine di creare un terzo polo dei laici, dei repubblicani e riformisti che affronti i bisogni del Paese nel solco del lavoro compiuto dal Presidente Draghi».
Gli uomini del PRI verranno candidati nelle liste di Renzi, spostando così su Italia le loro percentuali. La decisione presa dal gruppo guidato da Corrado De Rinaldis Saponaro ha però provocato la conclusione del rapporto con il Movimento Lir Liberali Repubblicani e Laici: «La scelta del segretario nazionale Corrado De Rinaldis Saponaro di allearsi con Italia Viva non può essere condivisa da noi, si tratta di un regalo alla destra in un momento delicatissimo per la politica italiana», ha affermato il presidente del Movimento Lir Giuseppe Di Mauro. Tra Lir e Pri, infatti, c’era un patto federativo, siglato in nome dei comuni valori repubblicani: «Non ci sono le condizioni per proseguire, non siamo assolutamente d’accordo con la scelta di favorire il centrodestra», chiarisce ancora Di Mauro.

martedì, 9 Agosto 2022 - 15:47
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