Politiche, Lupi e Toti presentano il simbolo ‘unico’ ma c’è aria di fusione con Udc e Ci. Rischiano voti per via di Calenda-Renzi


L’accordo con Renzi ancora non c’è, ma è ovvio che Carlo Calenda – salvo clamorosi colpi di scena – si unirà in matrimonio, politico si intende, con il senatore di Scandicci. «Non parlo più di accordi finché sono stati siglati col sangue», dice lui ancora scottato dal naufragio del patto stipulato con Enrico Letta (Pd). E, allora, nell’attesa che Renzi e Calenda si presentino ai flash dei fotografi per stringersi la mano e ufficializzare la nascita del terzo polo vi è da chiedersi a chi ‘ruberà’ voti questo nuovo centro.

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In molti pensano che i più danneggiati saranno Maurizio Lupi e Giovanni Toti, ossia il gruppo minoritario dell’alleanza di centrodestra. Ma i diretti interessati, un po’ per esorcizzare l’erosione dei voti e un po’ per convincere gli elettori più incerti a non voltare le spalle, si dicono tranquilli sul fatto che il duo Calenda-Renzi non li danneggerà.

«Se l’alleanza Renzi-Calenda può togliere voti ai centristi del c.destra? Non siamo assolutamente preoccupati anche perché Calenda ha dimostrato tutta la sua inaffidabilità stracciando un contratto appena sottoscritto – ha detto presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, parlando con i cronisti fuori Montecitorio – Noi vogliamo costruire una proposta politica dei moderati nel centrodestra con alla base competenza, concretezza, responsabilità e serietà – aggiunge -. E’ questo il lavoro che stiamo portando avanti con tutti i moderati del centrodestra».

E proprio oggi Lupi e Toti hanno presentato a Roma il simbolo dell’alleanza tra Noi con l’Italia di Maurizio Lupi e Italia al Centro di Giovanni Toti. Presente anche il fondatore del Partito degli Europei e dei Liberali Francesco Patamia. Vi è però una nuova possibilità all’orizzonte: ossia la presentazione di un unico listone che inglobi candidati di Noi Con l’Italia, Italia al Centro, Coraggio Italia di Luigi Brugnaro e l’Udc di Lorenzo Cesa. Il suggerimento di fare una lista unica sarebbe stato avanzato nelle recenti riunioni dagli sherpa dei principali partiti della coalizione, FdI, Lega e FI, dopo che la settimana scorsa i quattro partiti si erano divisi in due liste: una NcI-Iac, l’altra CI-Udc. Una lista unica agevolerebbe anche il superamento delle soglie di sbarramento. Per quanto riguarda i collegi uninominali riservati ai centristi la decisione di farli salire da undici a tredici e’ stata presa dopo l’ingresso del partito di Toti nella coalizione e la decisione delli’Udc di non presentarsi nella lista di FI.

«I moderati del centrodestra stanno lavorando per fare una proposta unica, noi lo abbiamo già fatto facendo la lista con Toti. Dobbiamo allargare il più possibile questa proposta, poi saranno gli elettori a scegliere chi sarà il Premier. Se sarà Meloni, sarà lei il prossimo Presidente del Consiglio», ha dichiarato Lupi. 

martedì, 9 Agosto 2022 - 20:04
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