Inferno carceri, 48 suicidi da inizio 2022: numeri mai così alti. Campania maglia nera: 3 morti in 5 giorni


Quarantotto detenuti morti suicidi in carcere dall’inizio del 2022. Quasi sette vittime al mese, una media di più di uno ogni 5 giorni. Un’enormità. Gli analisti dicono che numeri così alti non ce sono mai stati, nemmeno nel periodo peggiore del sovraffollamento nelle carceri che portò alla condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Il record negativo è della Campania dove in 5 giorni tre detenuti si sono tolti la vita. L’ultimo episodio risale al 10 agosto: un algerino di 33 anni si è impiccato nella sua cella nel penitenziario di Secondigliano. «Dardou Gardon, condannato per rapina, era giunto in Campania nel 2021, nel carcere di Benevento e lì è rimasto sino a mese di maggio, quando l’Amministrazione penitenziaria l’ha trasferito a Secondigliano – hanno spiegato il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, e il Garante di Napoli, Pietro Ioia – Già nell’Istituto di Benevento aveva tentato due volte di uccidersi, perché lontano dalla famiglia, che a suo dire viveva a Marsiglia e non vedeva dal suo ingresso in carcere». Il Garante campano, dopo avergli parlato al telefono per calmarlo e tranquillizzarlo, il 5 maggio, aveva scritto al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, che non ha accolto la richiesta di trasferimento al Nord, mandandolo invece nel carcere di Secondigliano.

Il 7 agosto a Poggioreale si è rotolato la vita il 43enne Francesco Iovine, detenuto per piccoli reati con fine pena 2024: si è suicidato nel reparto Sai (Servizio Sanitario Integrato). «Francesco – raccontano Ciambriello e Ioia – era entrato nel novembre 2021 a Poggioreale nel reparto per gli ammalati: era anoressico, pesava 43 kg. Durante la sua permanenza più di una volta era stato portato per visite specialistiche al Caldarelli. Rifiutava spesso la nutrizione parenterale. Questo drammatico evento ci ricorda che il carcere è lo specchio della società. Ogni suicidio in carcere è una nostra sconfitta, una sconfitta della società e delle Istituzioni a vari livelli. Occorre prevenire, intervenire prima, rilevare eventuali segnali di disagio e sofferenza emotiva in correlazione con un rischio suicidario. Intanto il carcere uccide. Continua il malinteso populista della certezza della pena e della certezza della galera. Domenica pomeriggio, mentre soccorrevano Francesco, dal carcere hanno chiamato il 118: l’autoambulanza è arrivata dopo 40 minuti».

La mattina del 5 agosto il carcere di Arienzo, nel Casertano, ha fatto registrare il suicidio di Sossio Cicchiello, 50enne di Frattamaggiore. Anche lui si è impiccato in cella. Era stato trasferito nel penitenziario il 9 luglio, proveniva dal carcere di Poggioreale. 

sabato, 13 Agosto 2022 - 10:33
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