‘Noi moderati’ a Napoli, Lupi invoca aiuti sul caro energia. Falanga attacca i ‘forzisti’ in fuga e Guarino punta su lavoro e Sud


Parla della crisi energetica e sottolinea la necessità di un doppio binario di azione: sostegni a imprese e famiglie subite ma al contempo una politica necessaria per andare avanti da soli. «Il rigassificatore a Piombino si deve fare. Il gas dall’Adriatico lo dobbiamo prendere, lo prende la Croazia e noi no».

Dalla sala Colombo dell’Hotel Mediterraneo a Napoli, Maurizio Lupi apre ufficialmente la campagna elettorale di ‘Noi moderati’, la quarta gamba del centrodestra. Al suo fianco l’avvocato Riccardo Guarino, candidato capolista al plurinominale nel collegio Campania 1-01 (quello che abbraccia tutta Napoli e l’area della provincia del quadrante ovest, comprese le isole e l’area flegrea), l’avvocato Ciro Falanga, candidato capolista al plurinominale nel collegio Campania 1-02 (che aggrega i collegi di Casoria, Acerra, Torre del Greco e Somma Vesuviana), e i candidati all’uninominale.

«La nostra idea di politica è quella con la P maiuscola, che dà risposte concrete ai bisogni che incontri», dice Lupi. E oggi le risposte attese dalla collettività sono quelle sui danni provocati dal caro energia. «Se non capiamo oggi che vanno subito dati ristori, tra 3-4 settimane rischiamo di avere la spina dorsale del paese chiusa – dice Lupi – Il costo del gas è aumentato di 4-5 volte, significa che il costo grava per il 25% sulle spalle del titolare di un’attività commerciale, praticamente non ha più senso restare aperti». Lupi, dunque, chiama in causa anche l’Europa: «Non bisogna arretrare sulle sanzioni, ma se le sanzioni hanno un costo bisogna aiutarci tutti insieme a sostenere questo costo. Quindi non con debito italiano, ma con debito europeo. L’Europa deve intervenire». 

Sul futuro, invece, Lupi immagini una coalizione di centrodestra al governo con una posizione di ‘Noi moderati’ nient’affatto secondaria: «Bisogna rimboccarsi le maniche, mettere a disposizione le competenze. Noi vogliamo puntare su scuola, formazione e cultura. Oggi qualcuno discute di dare il voto ai 16enni, ma i giovani che incontro non chiedono il voto a 16 anni, chiedono che la scuola li valorizzi. Chiedono di non essere considerati solo se vanno al liceo. Perché chi va all’Itis non è capace? La liceizzazione della società è un danno fatto dalla sinistra. Ancora, bisogna puntare sulle infrastrutture perché le grandi infrastrutture creano la domanda, producono ricchezza». 

Sud, Napoli e tutela della dignità delle persone sono invece le parole chiave usate dall’avvocato Riccardo Guarino, che ha conquistato Lupi con il suo impegno sul territorio attraverso l’associazione Rinascimento Partenopeo di cui è fondatore e presidente. «Napoli, i napoletani e il Sud hanno bisogno di persone che diano concretezza all’azione quotidiana. Di persone impegnate realmente sul territorio. E le candidature di ‘Noi moderati’ premiano l’impegno che c’è stato da parte di chi da anni lavora in città e per la città», ha aggiunto. 

Su quale sarà il suo impegno per il territorio, Guarino osserva: «In Parlamento porterò le istanze del Sud, di Napoli e della tutela della dignità della persona. Napoli viene definita Capitale del Mezzogiorno, ma è Capitale a chiacchiere. Napoli è stata mortificata dalla classe politica che nei decenni l’ha amministrata. Dobbiamo riportare Napoli al centro e farla ripartire. Dobbiamo far ripartire il lavoro. I giovani devono restare qui, non devono più andare via per trovare un’occasione. Questa è la loro terra e la loro terra deve essere benevola, deve accogliere e non respingere». 

«Ecco perché – incalza Guarino – ci sarà bisogno di interventi seri sulle politiche del lavoro. Napoli e il Sud non possono più vivere di assistenzialismo o di bonus. E, tuttavia, è bene uscire da un equivoco che Conte e il Movimento 5Stelle amano cavalcare. Per quanto ci riguarda il reddito di cittadinanza non è in discussione, non siamo contrari alla misura ma va rivisto. Chi ha bisogno, chi ha necessità deve avere il reddito di cittadinanza, ma c’è bisogno di creare circuiti virtuosi di lavoro per consentire l’inserimento nel mondo del lavoro ed evitare che il reddito di cittadinanza si trasformi, da aiuto, in un assistenzialismo perenne».

«Ricordo il proclama dell’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio che disse ‘la Whirlpool non chiuderà’; ricordo che il proclama durante il Governo Conte su ‘Bagnoli sarà rilanciata’. Ebbene, nulla è stato fatto, nessuna politica attiva sul lavoro è stata varata dai governi Conte mentre si continuano a strumentalizzare il reddito di cittadinanza e i bisogni di chi non riesce a lavorare per racimolare voti allo scopo di occupare poltrone», conclude Guarino. 

L’avvocato Ciro Falanga si sofferma, invece, sulla giustizia e attacca grillini e ‘forzisti’ pentiti. «Dobbiamo smettere di giocare. Abbiamo giocato con i banchi a rotelle. Abbiamo giocato con la giustizia con la riforma Bonafede. Abbiamo giocato con il ministero degli Esteri, ma forse adesso il ministro sarà che Matera non si trova in Puglia ma in Basilicata. Abbiamo giocato con il ministero dell’Istruzione e i banchi a rotelle. Abbiamo giocato troppo in questi cinque anni. Ora dobbiamo mettere mano a provvedimenti per affermare democrazia e giustizia nel nostro paese». Falanga, dunque, invoca una profonda riforma della giustizia. Quindi il duro affondo nei confronti dei ‘forzisti’ che sono andati via per passare in Azione: «Quando si cambia partito perché non ti hanno assicurato una poltrona, ci si deve vergognare. Carfagna, Paolo Russo, Sarro, Gelmini, che sputano veleno nel piatto in cui hanno mangiato è disonorevole altro che onorevole. Il popolo campano deve apprezzare chi resta nei momenti di difficoltà».  

lunedì, 5 Settembre 2022 - 23:11
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