Caro bollette, arriva il tetto al prezzo del gas: l’Unione Europea prepara il piano di risparmio contro la crisi

gas

Unione Europea contro Russia. Nella guerra per l’energia tra Bruxelles e Mosca, l’Ue sta per calare un pacchetto di misure, il suo ‘scudo’ contro il caro bollette che sta per abbattersi come una mannaia sulle famiglie e le imprese. Si tratta di una serie di interventi coi quali le istituzioni europei sperano di intervenire al meglio all’aumento dei prezzi.

Ad analizzarli per primi saranno nelle prossime ore gli ambasciatori Ue, in un confronto tutt’altro che semplice. Anche per questo le ipotesi che circolano nelle bozze messe sul tavolo dalla Repubblica Ceca, che guida la presidenza di turno Ue, e dai servizi della Commissione europea contemplano vari scenari.

Ecco quali:

 TTF – Per garantire un migliore funzionamento del Title Transfer Facility (Ttf), il mercato di Amsterdam dove viene fissato il prezzo di riferimento europeo del gas naturale, Bruxelles esplora l’ipotesi di sottoporlo «a supervisione finanziaria» da parte dell’Esma, «per evitare possibili mosse speculative». Al vaglio anche «sviluppare ulteriori indici di riferimento complementari» al Ttf, capaci di riflettere meglio le differenze tra i Paesi.

Leggi anche / Riscaldamenti un grado in meno, un’ora in meno e quindici giorni in meno: così risparmieremo secondo il piano del Mite

 PRICE CAP – Due soluzioni per introdurre un tetto al prezzo del gas importato dalla Russia via tubo: fissare un tetto massimo (che si prefigurerebbe come nuova sanzione contro Mosca), oppure istituire un’entità unica europea per acquistare il gas a un determinato prezzo, che non dovrebbe scendere sotto i 35 euro a megawattora. Al vaglio anche l’ipotesi di creare una ‘zona rossa’ per i Paesi più esposti ai tagli delle forniture russe, tra cui l’Italia, dove potrebbe essere fissato un prezzo temporaneo amministrato per il gas legato all’andamento del Ttf.

Leggi anche / Rincari energia, latte caro come la benzina: rischio prezzo sopra i due euro

 EXTRA-PROFITTI – Limitare in via temporanea il prezzo dell’elettricità prodotta da fonti diverse dal gas permetterebbe di ricavare risorse per ammortizzare i costi delle bollette: gli extra-utili realizzati dalle grandi compagnie energetiche verrebbero utilizzati per sussidi ai consumatori.

Leggi anche / Bollette pagate a rate e sconti sulla benzina: le misure del Governo per fermare la crisi di famiglie e imprese

 DECOUPLING – Anche il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’elettricità, che oggi segue l’andamento del primo, è tra le proposte utili a frenare l’impennata dei costi.

 FINANZIAMENTI – Nuove linee di credito potrebbero sostenere gli operatori dell’energia in difficoltà.

  MISURE COORDINATE – Sulla scia di quanto fatto per il gas, i governi dovrebbero adottare piani nazionali coordinati per risparmiare i consumi di elettricità.

  ETS – Tra le opzioni anche l’utilizzo – chiesto a gran voce dai Paesi dell’Est – delle quote della riserva di stabilità del mercato delle emissioni Ets.

mercoledì, 7 Settembre 2022 - 08:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA