Rogo in fabbrica petrolchimica, indaga la Procura: si ipotizza una esplosione in uno stabilimento confinante

L'incendio alla Nitrolchimica. Fonte foto: pagina Fb Comune di San Giuliano Milanese

Incendio colposo e lesioni plurime aggravate: questi i reati per i quali la Procura di Lodi ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti sull’incendio scoppiato ieri nella fabbrica Nitrolchimica di San Giuliano Milanese, nell’hinterland di Milano. Incendio che ha provocato sei feriti, due dei quali in gravi condizioni. Gli inquirenti dovranno chiarire le cause della conflagrazione mentre, parallelamente, le autorità dovranno verificare i possibili danni ambientali conseguenti il rogo della ditta che si occupa di smaltimento di rifiuti pericolosi.

L’incendio è scoppiati nella mattina di ieri, provocando una colonna di fumo nero visibile fino a Milano e in tutto il capoluogo lombardo, poco distante dalla zona dell’incidente. Sul posto si sono succeduti una ventina di mezzi dei vigili del fuoco in una estenuante battaglia contro le fiamme e il fumo che si è conclusa solo questa mattina quando, secondo quanto riportato dalle agenzia, il rogo è stato spento e si è iniziato a mettere in sicurezza l’area.

Ovvi i disagi per i cittadini che risiedono nella zona a sud di Milano, che per tutta la giornata sono rimasti chiusi in casa con le imposte chiuse come chiesto dal sindaco del paese e dall’Ats, l’azienda territoriale per la sanità. La paura è che questo incidente in una fabbrica che rifiuti pericolosi possa causare danni importanti e permanenti all’ecosistema vista la quantità di solventi bruciati per ore. Sul punto, sono arrivate prime rassicurazioni dal sindaco di San Giuliano Marco Segala: «Le rilevazioni effettuate nelle aree intorno al sito dell’incendio – ha dichiarato subito dopo un incontro presso la Prefettura – con strumentazione portatile non hanno evidenziato significative variazioni della concentrazione degli inquinanti monitorati»

È stato installato uno strumento per il campionamento dei microinquinanti (diossine e IPA), ha fatto inoltre sapere il primo cittadino,  presso i locali di una sede del Comune di San Giuliano Milanese, nella frazione di Sesto Ulteriano, in considerazione della possibile ricaduta dei fumi. Un secondo strumento è stato installato presso la centralina di rilevamento della qualità dell’aria sita nel Comune di San Giuliano Milanese.

Anche l’Arpa Lombardia dà notizie rassicuranti: «Le rilevazioni effettuate nelle aree intorno al sito dell’incendio con strumentazione portatile non hanno evidenziato significative variazioni della concentrazione degli inquinanti monitorati». Nei prossimi tre giorni, comunque, continueranno i monitoraggi.

Già questa mattina intanto le aziende dell’area potranno riprendere le loro attività produttivi, mentre per i cittadini si tratterà di attendere il completo spegnimento dei fuochi prima di poter riaprire le imposte e riaccendere gli impianti di condizionamento.

I riflettori ora sono puntati sulle cause del disastro. Secondo le prime testimonianze, all’interno dello stabilimento Tomoplack, che si trova accanto alla Nitrolchimica e che è addetto alla lavorazione di materie plastiche, si sarebbe sentita una esplosione, forse di un macchinario. Ma si tratta di ipotesi ancora tutte da verificare.

giovedì, 8 Settembre 2022 - 08:32
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