Altro che reddito di cittadinanza, i giovani campani preferiscono fare i netturbini anche se in tasca hanno una laurea


Non è più una notizia da un bel pezzo che fior fior di laureati italiani decidano di abbandonare sogni e velleità professionali per adeguarsi a un lavoro più umile o semplicemente non rispondente ai propri studi. Ha fatto comunque scalpore il concorso di Asia (azienda di igiene urbana del Comune di Napoli) che ha preso le mosse ieri e ha visto in campo 26114 candidati per un posto da netturbino. Di questi, ed ecco la cifra dello scandalo, ben 1232 sono laureati.

All’interno della Mostra d’Oltremare sono infatti iniziate le selezioni per 500 posti da operatore ecologico: i partecipanti hanno risposto 50 domande a risposta multipla, dai mari che bagnano la Grecia alle canzoni di Ligabue, al codice dell’ambiente. I test si svolgeranno fino al 30, suddivisi su tre turni giornalieri. Tra i candidati, oltre ai laureati, 10.445 hanno un diploma di scuola media superiore, mentre il bando richiede la sola licenza media. Inoltre, oltre il 10 per cento dei concorrenti, vale a dire 2.731 iscritti, ha un’età superiore ai 50 anni (anche se 200 posti su 500 sono riservati ai contratti di apprendistato, quindi ai giovani tra i 18 e i 29 anni).

Inutile dire che questo concorso spiega plasticamente la situazione lavorativa in Campania e cancella tutta la retorica (soprattutto di questi giorni) sui giovani fannulloni che preferiscono il reddito di cittadinanza al lavoro. Invece no. I giovani campani preferiscono un lavoro come quello di netturbino,  dignitosissimo ma umile; molto faticoso ma almeno garantito; ‘sporco’ e retribuito poco ma che almeno assicura uno stipendio fisso, contributi, una pensione.

Lo specchio della Regione è questa selezione in cui giovani e meno giovani, diplomati e laureati, ansiosi di restare a lavorare nella loro terra, sono disposti a mettere in un cassetto la penna e imbracciare la ramazza.

Nel frattempo, si attende l’altro concorsone bandito da Comune e Città metropolitana di Napoli che ha fatto finora numeri record. Sono infatti quasi 120 mila (119.658) le domande presentate per 1.394 posti relativi a vari profili professionali, dalla maestra all’assistente amministrativo, all’agente della polizia locale. Ma si cercano anche agronomi, contabili, informatici, insomma nuovo personale che dovrà anche affrontare le sfide per l’attuazione dei progetti che saranno finanziati con i fondi del Pnrr. Dai dati si evince che il 76 per cento di chi ha presentato domanda è residente nel Comune di Napoli, il 16,2 per cento in altra provincia della Campania e il 7,8 per cento in altra regione italiana o all’estero.

Tutti alla ricerca dell’agognato, sudato, chimerico posto fisso. Altro che reddito.

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martedì, 13 Settembre 2022 - 09:40
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