Ponte Morandi, Autostrade e Spea non saranno responsabili civili: le società escono dal processo per il crollo

Una veduta del nuovo ponte di Genova

Autostrade e Spea (Società Progettazioni Edili Autostradali, società del Gruppo Atlantia spa che opera nel settore dell’ingegneria delle infrastrutture) potrebbero uscire definitivamente dal processo sul crollo del Ponte Morandi di Genova.

Questa mattina è stata infatti resa nota la decisione del Tribunale del capoluogo ligure che ha accolto la richiesta di esclusione della responsabilità civile delle due società.

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A questo punto, in caso di condanna, saranno i singoli imputati a pagare i risarcimenti, salvo le possibilità di cause civili. Le due società erano già uscite dal processo dopo il patteggiamento a circa 30 milioni, Autostrade e Spea potrebbero uscire del tutto dal processo per il crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018 e che provocò 43 vittime.

Nel processo sono 59 gli imputati tra ex dirigenti e tecnici delle due società , ex ed attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato delle opere pubbliche della Liguria. Secondo l’accusa tutti sapevano delle condizioni del ponte ma non sarebbero state fatte le manutenzioni per risparmiare.

I legali di Autostrade e Spea hanno dunque chiesto di essere escluse come responsabili civili , quindi senza risarcimenti in caso di condanna. I pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno si sono detti favorevoli, mentre i legali delle parti civili si sono opposte.

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lunedì, 19 Settembre 2022 - 11:16
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