Estorsioni ai clienti per lavori pagati in nero, confiscato il tesoro di un artigiano

Tribunale

Un patrimonio mobiliare e immobiliare del valore di 7,8 milioni di euro, tra cui 91 immobili e 30 veicoli, oltre a quote societarie e conti correnti, è stato sequestrato dalla guardia di finanza di Crema a un artigiano in carcere per una serie di estorsioni ai suoi clienti. Il provvedimento è stato eseguito in esecuzione di una sentenza di condanna definitiva, emessa dalla Corte d’Appello di Brescia.

   Dietro la minaccia di decreti ingiuntivi, l’artigiano aveva cominciato a sollecitare ai vecchi clienti il pagamento di fatture a suo tempo mai emesse e per lavori per cui aveva peraltro già ottenuto il pagamento. A fronte di oltre 180 fatture, tutte del 2004, nel 2014 l’artigiano aveva propostoricorso per ingiunzione al Tribunale competente dove le persone offese, a distanza di dieci anni, non potevano riuscire a dimostrare l’avvenuta estinzione del debito perché il pagamento delle prestazioni contrattuali era all’epoca avvenuto in contanti e in nero.

   Il patrimonio dell’artigiano, con il passaggio in giudicato della sentenza di condanna, è stato così definitivamente confiscato e reimmesso interamente nella disponibilità dello Stato.

giovedì, 22 Settembre 2022 - 11:09
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