Manichino impiccato del sindaco, choc in Campania per le minacce a un primo cittadino. Solidarietà bipartisan

Il manichino con le minacce contro Sagristani

E’ stato lui stesso con un post su Facebook a raccontare quanto accaduto. Piergiorgio Sagristani, sindaco di Sant’Agnello (Napoli) è stato bersaglio e vittima di minacce di cattivissimo gusto: qualcuno ha esposto un manichino impiccato nella frazione Colli di Fontanelle, aggiungendo la scritta: “Questa è la fine che farai”. Un gesto inquietante commentato dal primo cittadino, eletto nel 2018 con una lista di centrodestra ottenendo il 79% dei consensi, ha commentato sui social.  

«Qualche esagitato o isterico burlone – ha scritto – ha esposto un manichino impiccato con la seguente dicitura: Sagristani questa è la fine che farai. Se l’obiettivo era quello di screditarmi, non è riuscito. Ho ricevuto decine di telefonate di solidarietà, anzitutto dai residenti nella frazione dei Colli ( a conferma che non è opera di chi vive ai Colli, dove da sempre mi sento a casa mia). Né tantomeno di intimorirmi: ci vuole ben altro».

«Comunque – continua Sagristani – ho avvertito le forze dell’ordine che stanno verificando, anche con l’uso della videosorveglianza, l’accaduto ed i profili di responsabilità che potrebbero emergere. In ogni caso, constato che, forse, a qualcuno dà fastidio il mio attivismo politico in questa campagna elettorale e, magari, anche la mia leadership sul territorio negli ultimi 20 anni. Si devono rassegnare, ci sarò fino a quando i cittadini lo vorranno. In un paese libero ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni e di combattere civilmente le proprie battaglie. Sono poi le elezioni a stabilire chi deve amministrare. E chi vuole, presenti persone e proposte credibili, invece, di provare a trasformare una comunità civile ed ordinata, in un sobborgo invivibile. Continuerò fino all’ultimo giorno del mio mandato a fare il mio dovere di amministratore pubblico, stando vicino ai cittadini di Sant’Agnello e della Penisola Sorrentina».

Solidarietà e vicinanza a Sagristani sono state espresse da Ciro Buoajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci (Associazione nazionale Comuni Italiani).

«Purtroppo quanto accaduto al collega è solo l’ultimo atto intimidatorio in ordine di tempo e che vede protagonista un amministratore locale – continua Buonajuto –  Io stesso mi sono trovato in un’analoga vicenda e comprendo quindi lo smarrimento e il senso di rabbia. Atti ignobili e vili, ma sono sicuro che quanto accaduto non fermerà l’azione amministrativa di Piergiorgio che continuerà a lavorare nell’interesse della crescita della sua comunità».

Solidarietà è arrivata anche dalla capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Annarita Patriarca: «Gesto ignobile e vigliacco. A lui vanno la mia solidarietà e la mia vicinanza nella consapevolezza che le intimidazioni non incideranno in alcun modo sul suo operato e sul suo impegno politico a favore del territorio e della sua comunità».

«La violenza, sotto qualsiasi forma, fisica o verbale, è nemica del vivere civile che è invece basato sul confronto, sulla condivisione e sulla progettualità, e come tale va rifiutata, condannata e bandita senza se e senza ma. A chi vuole usare la forza e la brutalità come strumenti di comunicazione, a qualsivoglia titolo, rispondiamo con durezza e determinazione ribadendo, una volta di più, che il sindaco Sagristani non è solo».

“Solidarietà al sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani – ha postato invece il senatore Sandro Ruotolo – Il manichino impiccato, accompagnato da un cartello con la frase «Sagristani questa è la fine che farai», è una gravissima intimidazione che non deve passare sotto silenzio. Ci auguriamo che in tempi rapidi si possa assicurare alla giustizia l’autore di questa minaccia”.

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venerdì, 23 Settembre 2022 - 08:38
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