Campania infelix per il Terzo Polo: va peggio che altrove nonostante le candidature di tutti i big


In Campania il Terzo Polo stecca. Con risultati inversamente proporzionali all’attenzione mediatica, raccoglie poco più del 5%, tra Camera e Senato. Tre gli eletti, tutti nel proporzionale: uno a Palazzo Madama, due a Montecitorio. Qualche decimale in più a Napoli città, dove sfiora il 6%, sia per la Camera sia per il Senato.

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Ai renzian-calendiani, dunque, non è bastato schierare tutti i big. Renzi guidava uno dei due listini per il Senato; Rosato – presidente nazionale di Italia Viva – due dei quattro listini per la Camera.

Sempre nel plurinominale, poi, erano in campo le ministre Carfagna, capolista in un listino della circoscrizione Campania 2, e Gelmini, numero due dietro Renzi in un collegio senatoriale. Carfagna, inoltre, è stata travolta nell’uninominale di Fuorigrotta, dove ha vinto il pentastellato Sergio Costa, finendo quarta.

A rischio di perdere il seggio Paolo Russo, parlamentare di lungo corso, altro transfuga di Forza Italia, candidato nel proporzionale per la Camera. Altro che Terzo Polo: in Campania la lista è sotto la media nazionale, già non esaltante. Una sfida ai confini dell’impossibile, nella terra simbolo del Reddito di Cittadinanza, misura cui Renzi (soprattutto) e Calenda sono storicamente ostili.

lunedì, 26 Settembre 2022 - 21:30
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