Elezioni, il collegio Campania 1 roccaforte grillina: 41% di preferenze, l’onda gialla ha travolto tutti. Vinti tutti i 7 uninominali


C’è un collegio, in tutta Italia, nel quale il Movimento 5Stelle non ha ceduto il passo ad alcuno. E’ il collegio Campania 1 per la Camera dei Deputati, dove – nelle sue declinazioni uninominali – i grillini hanno raccolto complessivamente il 41,36% dei voti.

Una enormità, che ha consentito al Movimento di strappare ben sette parlamentari negli ultinomlnali e, al contempo, ha condannato alla sconfitta personalità come Mara Carfagna e Luigi Di Maio. Una enormità, che fa esultare i pentastellati e promuove Napoli come roccaforte del voto a 5 stelle. Sì, perché nelle altre regioni del Sud, dove i grillini si sono imposti, le percentuali si assestano poco sopra il 20%, scendendo poco sopra il 10% in territori del centro e schiantandosi tra il 4 e il 5% in regioni come il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia.

Nel collegio Campania 1, invece, non c’è stata partita. La coalizione di centrodestra, che pure si è difesa, si è fermata al 26,86%, mentre il centrosinistra guidato dal Pd ha agguantato il 21,69%. Se per i ‘dem’ e i loro alleati il dato è in linea con quello nazionale, la prestazione del centrodestra ha reso la metà del livello nazionale. Ma non solo: una differenza vistosa emerge confrontando i dati di Campania 1 con Campania 2. Qui a imporsi è stato il centrodestra con il 37,80 dei voti, mentre i 5 Stelle hanno ottenuto il 27,58 %. Segue il centrosinistra con il 22,65%. E, allora, viene da dire che in Campania 1, c’è un elettorato che ha anziché votare a destra ha puntato sui grillini, consentendo loro di vincere tutti e 7 collegi uninominali. A Montecitorio entrano Gaetano Amato (uninominale Torre del Greco); Carmela Auriemma (Acerra); Dario Carotenuto (San Carlo Arena); Antonio Caso (Giugliano); l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa (Fuorigrotta); Carmela Di Lauro (Somma Vesuviana); Pasqualino Penza (Casoria). 

Nel collegio uninominale di Acerra, Carmela Auriemma ha fatto mangiare la polvere al deputato uscente del Pd Paolo Siani: ha raccolto 72.688 preferenze contro le 39.280 dello stimato medico pediatra. Poco dietro Tina Donnarumma del centrodestra con 39.191 voti. 

Anche il grillino Dario Carotenuto nel collegio San Carlo all’Arena ha vinto a mani basse: 82.518 voti contro i 43.421 di Fabrizio Ferrandelli del centrosinistra. Si è fermato a 36.722 voti Giuseppe Pecoraro del centrodestra. 

Vittoria schiacciante pure per il puteolano Antonio Caso, che ha portato a casa 77.449 voti contro i 55.092 del consigliere comunale di Napoli Domenico Brescia, candidato del centrodestra. Si è fermato a 34.389 voti Fiorella Zabatta per il centrosinistra. 

Successo di larga misura per l’ex ministro Sergio Costa, che nel collegio di Fuorigrotta fa mangiare la polvere all’uscente ministro degli Esteri Luigi Di Maio: Costa vince l’uninominale con 67.936 voti. Di Maio, imposto dal Pd in un collegio ‘rosso’, incassa 41.743 preferenze che non gli assicurano il ritorno in Parlamento. Poco dietro c’è la senatrice uscente Mariarosaria Rossi del centrodestra, che porta a casa 38.515 voti. «Abbiamo fatto ‘cappotto’ a Napoli e provincia e in Campania. Un successo che forse vuol dire che veramente sta sorgendo qualcosa di nuovo – ha detto Costa – Io vengo da tre anni sugli scranni del governo e ora in Parlamento saremo all’opposizione. Oltre l’emozione personale e alla vita che cambia, mi piace molto la forte identità del Movimento 5 Stelle, perché noi parliamo con le fasce fragili dell’Italia, con i 20 milioni che soffrono e cercano speranze dal salario minimo alla lotta al precariato, dal reddito di cittadinanza all’ambiente con un forte no al nucleare. Quando interroghiamo il territorio loro ci rispondono, ci parlano, io sono colpito dal rapporto con le persone, nelle piazze ma anche nei vicoletti dove non ci andava nessuno e invece noi ci siamo andati per incontrare persone nel quotidiano».

Vittoria piena, infine, per Pasqualino Penza, che ha segnato 79.282 preferenze contro i 42.743 di Monica Misto per il centrosinistra. Si è fermato a 32.113 l’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che oggi è una delle anime principali di Impegno Civico (nella coalizione di centrosinistra). 

In due collegi, invece, il Movimento Cinque Stelle si è sudato fino alla fine la vittoria. Nel collegio di Torre del Greco Gaetano Amato l’ha spuntata con 51.089 voti su Annarita Patriarca, del centrodestra, che si è fermata a 50.689 voti. Distaccato, di molto, il parlamentare uscente Sandro Ruotolo, schierato dal centrosinistra: per lui solo 32.491. 

Partita combattuta anche per Carmela Di Lauro che, nel collegio di Somma Vesuviana, l’ha spuntata con 52.737 voti su Marta Schifone (Fdi) del centrodestra. L’esponente meloniana ha incassato 51.101 voti. Lasciato indietro, con i suoi 30.166, Enzo Peluso per il centrosinistra. 

lunedì, 26 Settembre 2022 - 17:23
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