Giornalisti presi di mira ad Afragola, il Sugc: «Messaggio dei clan a non ficcare il naso». Maresca: «Zona fuori controllo»

Il rione Salicelle ad Afragola

Si trovavano nel rione Salicelle, ad Afragola, per documentare l’emergenza rapina degli ultimi giorni quando sono stati fatti oggetto di un furto. La troupe di Videoinformazioni si è ritrovata vittima di un episodio criminale che, si sospetta, ha il sapore della ‘vendetta’.

Ignoti hanno distrutto il vetro dell’auto e hanno portato via tutto. «Non è soltanto un furto, ma un messaggio chiaro, un invito a non mettere il naso negli affari delle bande criminali della zona», incalza il Sindacato unitario giornalisti della Campania nella nota in cui esprime la propria solidarietà. Il sindacato esprime «preoccupazione per quanto accaduto ai colleghi di Videoinformazioni», sottolineando che «si tratta di un episodio paradossale che evidenzia in maniera plastica l’emergenza sicurezza che riguarda tutta l’area nord della provincia di Napoli, dove è sempre più difficile raccontare quello che succede, ma dove diventa complicato anche amministrare la cosa pubblica».

«Ricordiamo – conclude il Sugc – che tra Caivano ed Arzano, ci sono un giornalista, un prete e un comandante della polizia locale costretti a vivere sotto scorta armata. E gli stessi giornalisti di Videoinformazioni, il 5 ottobre prossimo, dovranno testimoniare per un’altra aggressione subita in provincia di Caserta. Ci auguriamo che ci sia un intervento urgente e deciso da parte del ministro dell’Interno». 

Sull’episodio è intervenuto anche Catello Maresca, magistrato e consigliere del Comune di Napoli. Nell’esprimere «vicinanza e solidarietà ai giornalisti di Videoinformazioni Pier Paolo Petino, Renato Cavallo, Alessandro Iovane, Marco Gargiulo, Antonio Coscione e Raffaele De Lucia», Maresca ha evidenziato che «è davvero inaudito e inaccettabile quello che sta accadendo nell’area nord della provincia di Napoli». «Omicidi, rapine, aggressioni: è una zona ormai assolutamente fuori controllo», incalza. «Lo Stato intervenga subito. Cosa deve succedere più? Ed anche la gente abbia il coraggio di far sentire la sua voce e scegliere chiaramente da che parte stare. Io sto coi giornalisti aggrediti e tutte le vittime di mafie e criminalità», conclude Maresca.

sabato, 1 Ottobre 2022 - 10:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA