Scuola, firmato il decreto su valorizzazione dei docenti: più soldi a chi insegna in zone disagiate o da anni nello stesso posto


È uno degli ultimi provvedimenti varati da titolare del dicastero. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato il decreto con i nuovi criteri per l’attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente. L’atto intende dare più attenzione alla continuità didattica e a chi insegna in territori disagiati. Si attua, così, quanto previsto nell’ambito del Pnrr, in particolare nella riforma del reclutamento e della formazione dei docenti, di recente approvata dal Parlamento, che è intervenuta anche sui criteri per la valorizzazione degli insegnanti.

In sostanza, si terrà conto: del numero anni di permanenza nella medesima scuola, se si trova in una provincia diversa da quella della propria abitazione; della sede di lavoro, cercando di valorizzare il personale che insegna da più anni in istituti di territori caratterizzati da condizioni socio-economiche più disagiate, maggiore dispersione o il rischio di spopolamento. La presenza di entrambe le condizioni comporterà una valorizzazione economica maggiore. La gran parte delle risorse sarà destinate ai docenti che non hanno ottenuto mobilità, assegnazione provvisoria o utilizzazione nonché incarichi di insegnamento a tempo determinato. Ai fini della validità dell’anno scolastico per il riconoscimento della continuità, il servizio deve essere stato effettivamente prestato per almeno 180 giorni, dei quali almeno centoventi per le attività didattiche. Il provvedimento è stato trasmesso agli organi di controllo e sarà reso disponibile sul sito del Ministero appena registrato.

Sullo schema di decreto ad agosto era arrivata la bocciatura del Consiglio superiore pubblica istruzione (Cspi): pur condividendo la volontà del legislatore di riconoscere adeguato valore alla continuità didattica, educativa e progettuale a garanzia dello sviluppo personale di ciascun allievo, l’organo giudicò il testo «poco efficace e foriero di contraddizioni e problematiche per il personale e per la scuola col rischio di introdurre misure inefficaci rispetto ad un obiettivo di gran rilievo come quello di garantire e valorizzare la continuità dell’insegnamento».

Valuta, invece, come «estremamente positiva la firma appena apposta dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi», il segretario nazionale del sindacato Azione Scuola, Lorenzo Bifulco. «La valorizzazione del corpo docente, – aggiunge il sindacalista – previsto nell’ambito del Pnrr, rappresenta una speranza per il corpo docente che si trova a svolgere il difficile ruolo pedagogico nelle aree interne di montagna, ma anche in territori metropolitani, dove esiste un numero elevato di dispersione scolastica anche per i contesti economici e sociali difficili». Inoltre «si tratta di un provvedimento importante, in particolare per molti docenti meridionali impiegati nelle scuole del nord che riceveranno, dopo anni ed anni di sacrificio lontani dalle proprie famiglie, una giusta gratificazione salariale».

lunedì, 3 Ottobre 2022 - 15:03
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