Poliziotta violentata a Napoli, ira sindacati: «Stretta su immigrazione e sicurezza, pene più severe per aggressioni alle ‘divise’»


C’è chi invoca detenzioni senza sconti, chi chiede di alzare il livello di sicurezza sul territorio. A Napoli infuria la polemica dopo lo stupro subito da una poliziotta nella zona del porto. «Lo Stato appare sempre più delegittimato perché incapace di dare risposte, con pene immediate e certe, a chi delinque ovvero attacca lo stesso Stato nelle sue svariate rappresentazioni», lamenta Felice Romano, Segretario Generale del SIULP.

«Lo Stato non può più lasciare spazio a tentennamenti o alle inutili dissertazioni da salotto finalizzate più a comprendere, quasi a volerlo giustificare, le motivazioni che hanno indotto il delinquente a compiere quell’atto piuttosto che a condannarlo, senza se e senza, chiedendone pene certe e immediate. Ci auguriamo – aggiunge Romano – che il fatto che la vittima sia una poliziotta non faccia sfuggire l’arretratezza culturale che emerge e che oggi si insinua sempre più nella nostra società, così come in grande parte del mondo, e che sta minando la stessa coesione sociale di ogni comunità civile e democratica. Violenza ancora più inaccettabile se si considera che chi l’ha perpetrata è una persona che, probabilmente, sfruttando le maglie larghe della normativa sul diritto di asilo o accoglienza del nostro Paese, non aveva nemmeno i requisiti per rimanere legalmente sul territorio nazionale».

Romano invoca poi «la necessità di una norma ad hoc a difesa del personale in uniforme e delle cosiddette helping profession, visto che – aggiunge – questa violenza riguarda non solo i poliziotti ma anche le altre figure dei servizi pubblici essenziali, nel silenzio assordante della politica e delle istituzioni deputate a legiferare in tal senso». «Vogliamo sperare – conclude il leader del Siulp – così come richiesto nella raccolta di firme per una legge ad iniziativa popolare, che il nuovo Parlamento e il nuovo esecutivo non aspettino che la legge per difendere i cittadini e chi rappresenta lo Stato da questa ondata di inarrestabile violenza gratuita ed efferata, se la facciano loro da soli. Giacché solo ridando serenità ai cittadini e dignità al personale in uniforme lo Stato riacquisterà la sua autorevolezza e credibilità scongiurando, visto anche il clima di tensioni sociali in atto per la grave crisi, derive antidemocratiche. A tal proposito il Siulp chiederà, non appena il nuovo governo si insedierà, un apposito incontro al nuovo premier». 

Parla di «impunità dilagante» e di «un fenomeno di immigrazione» da rivedere Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia Mosap. «Non possiamo però tacere sulla situazione che, purtroppo, va sempre peggiorando: l’impunità dilagante, un impianto normativo lacunoso che non garantisce la certezza della pena, e un fenomeno di immigrazione controllata che non garantisce il rimpatrio di chi è irregolare sul territorio nazionale, producono ancora una volta effetti devastanti. Il soggetto arrestato per il tentato omicidio e la violenza nei confronti della collega, oltre ad essere irregolare, ha anche diversi precedenti di polizia nonostante i quali era a piede libero e ha continuato a delinquere. Non è ammissibile tutto ciò. Occorre – dice Conestà – rivalutare sui tavoli politici la questione sicurezza. Auspichiamo – conclude – che sia una delle priorità del nuovo Governo». 

Punta l’indice contro gli immigrati la segreteria provinciale di Napoli del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC): «L’ennesima violenza sulle donne che conferma una drammatica situazione, che ha raggiunto livelli di allarme rosso. Auspichiamo che il nuovo Governo ponga rimedio al fenomeno dell’immigrazione incontrollata che progressivamente è divenuto sempre più complesso e insostenibile, soprattutto per gli operatori delle forze dell’ordine che ogni giorno sono chiamati a fronteggiare tale problematicità». 

Sulla stessa scia il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia Enzo Letizia commenta la violenza alla poliziotta di Napoli: «L’episodio deve condurre verso una seria e profonda riflessione sulle politiche di contrasto alla marginalità sociale ed alle patologie dell’immigrazione che da troppo tempo sono scaricate sulle forze dell’ordine».

giovedì, 20 Ottobre 2022 - 20:02
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