Uccise la moglie a coltellate, condannato all’ergastolo: la coppia aveva tre figli

Piera Napoli femminicidio
Piera Napoli, la 32enne uccisa in casa a Palermo

Massimo della pena. Salvatore Baglione è stato condannato all’ergastolo per avere ucciso a coltellate la moglie Piera Napoli, giovane cantante neomelodica. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d’Assise di Palermo (presidente Sergio Gulotta) all’esito del processo di primo grado. 

I giudici hanno accolto le richieste della procura che riteneva l’imputato lucido durante la commissione del delitto efferato avvenuto in bagno, nella abitazione dei due coniugi in via Vanvitelli, nel quartiere Cruillas a Palermo. Era il 7 febbraio 2021.

Subito dopo l’omicidio il marito si era ripulito, aveva lavato il coltello, si era anche preoccupato di allontanare i figli, perché non assistessero alla scena. Baglione aveva anche postato su Facebook una frase sull’importanza del “rispetto” accompagnata da una foto di Robert De Niro. La decisione dei giudici è arrivata dopo 4 ore di camera di consiglio. La famiglia della donna si era costituita parte civile assistita dagli avvocati Massimiliano Ficarra, Francesca Legnazzi e Silvana Terrasi.

La Corte ha dichiarato Salvatore Baglione interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena. Tra le pene accessorie anche la decadenza della responsabilità genitoriale. Il marito di Piera Napoli è stato condannato a risarcire le parti civili: sono state riconosciute provvisionali ai due genitori della donna per 100mila euro ciascuno, alle due sorelle per 40mila euro. Ad una delle due in quanto tutrice dei tre figli 450mila euro. A cinque associazioni impegnate nel contrastare la violenza sulle donne sono stati dati cinquemila euro. 

giovedì, 20 Ottobre 2022 - 16:52
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