Dovrà mettere da parte le tensioni di questi giorni, Giorgia Meloni, chiamata questa mattina all’incontro con il presidente della Repubblica per le consultazioni. In serata dovrebbe poi ottenere l’incarico da premier. Questa mattina sarà infatti il momento per la leader di Fratelli d’Italia di salire sul colle Quirinale per riuscire «a dare all’Italia un esecutivo che affronti le urgenze e le sfide del nostro tempo» come ha promesso alla vigilia di questo momento storico per il Paese, che avrà il suo primo presidente del Consiglio donna, e per Fratelli d’Italia che in dieci anni passa dall’essere un partito caro alla nicchia degli elettori conservatori di destra a partito di governo.
L’appuntamento è per le ore 10,30 nella prestigiosa Sala degli Arazzi dove dovrà sottoporsi a una sorta di esame di maturità politica e rispondere soprattutto sulle fibrillazioni degli ultimi giorni: dalla contesa sul ministero degli Interni (che non andrà a Salvini ma certamente a un tecnico che con lui ha lavorato ovvero al prefetto Matteo Piantedosi) a quella ben più feroce, e che ancora non sembra sfumata, sul Guardasigilli (Meloni indica Nordio, Berlusconi nei giorni scorsi dava per scontata la fedele Casellati). Il punto cruciale della ‘interrogazione’ però saranno le prospettive internazionali del governo Meloni, viste le recenti dichiarazioni del leader di Forza Italia che hanno squassato letteralmente la linea meloniana votata sin dal giorno della vittoria elettorale all’atlantismo e al sostegno dell’Ucraina nella guerra contro la Russia.
Le esternazioni berlusconiane hanno picconato la corazza europeista e pro Nato costruita con impegno da Giorgia Meloni per legittimarsi al cospetto internazionale, su questo punto dovrà dare garanzie pesanti al capo dello Stato al quale ha offerto un anticipo con la durissima nota di mercoledì sera quando, al culmine della giornata segnata dagli audio del Cav, ha dettato la linea unica e inamovibile del centrodestra: o con la Nato o niente Governo.
Una rassicurazione che dovrebbe bastare a Mattarella che già in serata dovrebbe sciogliere ogni riserva e conferire subito l’incarico alla leader di Fratelli d’Italia. Lei questa mattina sarà portavoce della coalizione (formata da Salvini, Berlusconi, Lupi e Di Poli del Maie) che nonostante tutto si presenterà unita al Colle. «Insieme a tutte la coalizione saliremo al Quirinale per le consultazioni con il presidente Mattarella – ha scritto ieri in una nota – Siamo pronti a dare all’Italia un governo che affronti con competenza e consapevolezza le urgenze e le sfide del nostro tempo».
Ieri Berlusconi ci ha provato ancora una volta, con una dichiarazione sul centrodestra formato da «tre forze politiche, ognuna delle quali numericamente e politicamente essenziale alla vita del governo». Un altro pizzino, l’ennesimo, consegnato via stampa alla prossima presidente del Consiglio che ha però taciuto, lasciando la risposta a Maurizio Lupi di Noi Moderati: «La leader si chiama Meloni». Chissà se il Cav se ne farà una ragione.
venerdì, 21 Ottobre 2022 - 07:29
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