Meloni è premier, prima donna e tra i tre più giovani della storia della Repubblica. Ecco i ministri, Lupi resta a bocca asciutta

Meloni Giorgia
Giorgia Meloni legge l'elenco dei ministri

E’ ufficiale. Giorgia Meloni è il nuovo capo di Governo, il 32esimo nella storia della Repubblica italiana. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella le ha conferito l’incarico all’esito del colloquio cominciato una decina di minuti dopo le 16.30 e terminato quasi un’ora e mezza. Meloni ha accettato senza riserva e domani, sabato 22 ottobre, vi sarà il giuramento alle 10. 

Il leader di Forza Italia centra così il primato di essere la prima donna, peraltro di una formazione di (centro)destra, a ricoprire il ruolo di premier ed entra nella rosa dei tre più giovani presidenti del Consiglio. All’età di 45 anni, Giorgia Meloni divide il terzo posto con Amintore Fanfani che però durò appena 22 giorni (si vide rifiutare la fiducia del Parlamento). Il più giovane presidente del Consiglio dell’epoca Repubblicana resta, per ora, Matteo Renzi che accettò l’incarico il 17 febbraio del 2014 a 39 anni compiuti; dietro di lui Giovanni Goria che andò a Palazzo Chigi nel 1987 a 44 anni. Segue a ruota Enrico Letta che divenne premier a 46 anni il 28 aprile del 2013: il suo Esecutivo cadde il 22 febbraio 2014. A 47 anni invece divenne capo del Governo Aldo Moro: era il 1963 e restò in carica fino al 25 giugno del 1968.

Presentata la squadra di Governo e le novità non sono mancate. Resta fuori Maurizio Lupi di ‘Noi moderati’, che sino a poche ore fa era il candidato in pectore per il ministero dei Rapporti con il Parlamento (leggi le reazioni): il dicastero, invece, è andato a Luca Ciriani di Fratelli d’Italia. La ‘quarta gamba’ del controtesta (nata, in tutta fretta sotto elezioni, dal matrimonio di 4 piccoli partiti) resta così a bocca asciutta e il suo leader si dovrà accontentare del ruolo di parlamentare. Entra, invece, nell’Esecutivo Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2: a lui va il ministero della Cultura. Tra i nomi nuovi anche quelli di Adolfo Urso (ministero Imprese e Made in Italy); di Paolo Zangrillo, fratello del più famoso Alberto Zangrillo (medico personale di Berlusconi e primario all’ospedale San Raffaele di Milano); il deputato di Forza Italia, Gilberto Pichetto Fratin (ministro per la Pubblica amministrazione). Altra novità è il cambio di denominazione di alcuni importanti ministeri: il Mise sarà adesso il ministero delle Imprese e del Made in Italy; quello per la transizione energetica si chiamerà ministero per l’Ambiente e la Transizione energetica; quello per l’Agricoltura diventa per l’Agricoltura e la sovranità alimentare. Non sfugge anche la riformulazione del ministero dell’Università che adesso diventa ‘ministero dell’Università e del merito’.

Confermate, invece, le indiscrezioni che circolavano da giorni sui ministeri più importanti e sui quali Giorgia Meloni giocherà la partita per il suo programma elettorale. Alla Giustizia va il magistrato in pensione Carlo Nordio; agli Esteri va Antonio Tajani, che diverrà anche vicepremier; all’Interno il prefetto di Roma Matteo Piantedosi. 

Nel dettaglio, i ministri senza portafoglio sono 9: Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento); Paolo Zangrillo (Pubblica amministrazione): Roberto Calderoli (Affari regionali ed autonomie); Nello Musumeci (Politiche del mare per il Sud) e Raffaele Fitto (Affari Ue, politiche di coesione e per il Pnrr); Andrea Abodi (Sport e giovani); Eugenia Maria Roccella ( Famiglia, natalità e pari opportunità); Alessandra Locatelli (Disabilità); Maria Elisabetta Alberti Casellati (Riforme istituzionali).

I ministri con portafoglio sono: Antonio Tajani (Esteri); Matteo Piantedosi (Interno); Carlo Nordio (Giustizia); Guido Crosetto (Difesa); Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze); Adolfo Urso (Imprese e made in Italy – ex Mise); Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità alimentare); Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza energetica – ex Mite); Matteo Salvini (Infrastrutture, Mobilità sostenibili); Marina Elvira Calderone (Lavoro e politiche sociali); Giuseppe Valditara (Istruzione e merito); Anna Maria Bernini (Università e Ricerca); Gennaro Sangiuliano (Cultura); Orazio Schillaci (Salute); Daniela Garnero Santaché (Turismo). Il magistrato Alfredo Mantovano sarà, infine, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e segretario del Consiglio dei Ministri.

venerdì, 21 Ottobre 2022 - 18:26
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