Italia ostaggio dei rave party, pugno duro di Piantedosi: confische per gli organizzatori e sì alle intercettazioni


Forze dell’ordine schierate e pronte a intervenire per bloccare il rave party che si sta svolgendo da sabato sera a due passi dall’uscita dell’autostrada a Modena. Uno schieramento di forze imponente quello disposto dal Viminale per bloccare la mega festa che non ha però scoraggiato i migliaia di partecipanti che ancor stamattina ballavano incuranti del possibile sgombero. Musica a tutto volume e partecipanti che vanno e vengono, luci al neon, banchi di street food e tende e camper per alternare balli e riposo: nulla sembra scoraggiare l’orda di giovani giunta da tutta Europa per questo rave di Halloween che si è trasformato nel secondo precoce banco di prova per il nuovo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

In verità il primo esame per Piantedosi è stato quello delle navi umanitarie, versoi le quali ha subito indirizzato una circolare con conseguente stretta agli sbarchi. Ora arriva anche la stretta sui rave, memore pure della gestione dell’ex ministro Lamorgese, nell’agosto del 2021, durante un altro Rave party; gestione fallimentare. Stavolta dunque si va col pugno duro. Oggi durante il Consiglio dei ministri verrà presentata una bozza per introdurre strumenti deterrenti come la confisca di camion, furgoni, amplificatori e apparecchiature musicali degli organizzatori dei raduni, con obbligo a loro carico anche di ripristino dei luoghi danneggiati.

Sul piano preventivo, poi, l’obiettivo è sapere in anticipo quando e dove questi eventi si terranno per presidiare gli accessi all’area, perché una volta che sul posto è confluita una massa di gente, le operazioni di sgombero diventano rischiose. E’ quindi necessario accendere una luce sulle chat e sui canali social coperti utilizzati da chi li organizza: serve, cioè, la possibilità di fare intercettazioni come per reati di particolare gravità.

Sul provvedimento, che dovrebbe trasformarsi in decreto, è arrivata la critica del Partito democratico che invita a non «dare fuoco alle polveri salviniane o accendere ulteriori micce col risultato finale di ricorrere a  manganelli, maniere forti inutili e dannose».

Plaude invece Salvini – oggi ministro delle Infrastrutture – che twitta: «Basta rave party illegali,  delinquenti che spadroneggiano, istituzioni umiliate: ora si cambia».

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lunedì, 31 Ottobre 2022 - 08:10
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