False fatturazioni nel mondo del calcio, chieste le condanne dopo 4 anni di processo: un anno per De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis napoli calcio
Aurelio De Laurentiis presidente della società calcio Napoli (foto Kontrolab)

Inchiesta sulle false fatturazioni nel mondo del calcio, la procura di Napoli tira le somme al processo che vede imputati alcuni manager che hanno fatto la storia della serie A.

Dinanzi ai giudici della settima sezione penale del Tribunale di Napoli (presidente Sandro Ciampaglia), i pubblici ministeri Stefano Capuano e Danilo De Simone hanno chiesto un anno per Aurelio De Laurentiis; due anni e otto mesi per l’agente Alessandro Moggi; un anno e un mese per Adriano Galliani, all’epoca dei fatti amministratore delegato del Milan.

I pm hanno anche chiesto l’assoluzione per gli altri imputati, tra cui il presidente della Lazio, Claudio Lotito, l’ex presidente della Fiorentina, Andrea Della Valle, i Percassi dell’Atalanta, e tutti i calciatori tra cui il Ezequi Lavezzi che all’epoca dei fatti militava nel Napoli. 

La notizia della requisitoria, che chiude un dibattimento lungo quattro anni, è stata riportata dall’agenzia di stampa ‘Agi’. I fatti risalgono al periodo che va dal 2009 al 2014 e molti sono ormai prescritti.

Secondo la ricostruzione fatta in aula dall’accusa, le squadre, i calciatori e i loro procuratori avevano ideato un meccanismo per guadagnare in maniera illecita perché, è l’accusa, quando si stipulavano i contrati di compravendita, i procuratori diventavano consulenti dei club acquirenti e i calciatori risparmiavano consistenti somme di denaro che, grazie ad operazioni fittizie e false fatturazioni milionarie, venivano addebitate alle squadre.

giovedì, 3 Novembre 2022 - 16:11
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