Ufficialmente la rottura riguarda la gestione Covid della Regione, secondo Moratti diventata troppo soft. Ufficiosamente ma neanche tanto, si sono aperte le danze verso le prossime Regionali. In lizza lady Moratti, da ieri ex assessore al Welfare e vicepresidente della Lombardia, che starebbe cedendo alle lusinghe del Terzo Polo di Calenda e Renzi, dall’altro il governatore Attilio Fontana, leghista.
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Partiamo dal Covid. La Lombardia è stata la Regione d’Italia, ma anche d’Europa, più colpita per molto tempo. La gestione di Fontana è stata messa spesso sotto accusa, tant’è che decise, superata la fase terribile della pandemia, diede un colpo di spugna scegliendo proprio Letizia Moratti, già sindaco di Milano e in quota Forza Italia, per sostituire Giulio Gallera.
Con Moratti la gestione dell’emergenza si è praticamente appaiata a quella nazionale. Con il cambio di rotta imposto dal Governo Meloni, accusa dunque il colpo e decide di tirarsi indietro rispetto a una nuova direzione antitetica a quella del suo assessorato, che ella stessa giudica «un successo di cui essere fieri» ma che, lamenta «ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido».
I provvedimenti riguardano «la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini». Esempi «emblematici» di una «diversa impostazione politica in questo ambito».
Passando alla politica, pesano le parole di Fontana che non prende affatto con filosofia l’addio anticipato del suo assessore. «I dubbi che avevo espresso sul posizionamento politico di Letizia Moratti erano fondati – dice – È chiaro che guarda verso sinistra e non da oggi. È sorprendente che l’assessore al Welfare dichiari oggi che l’azione della Giunta non sia sufficiente. Ne fa parte da un anno e mezzo e non mi pare che abbia sollevato mai problemi. Ciò che però conta oggi è che l’eccellente lavoro sulla campagna vaccinale e sul recupero delle prestazioni frenate dal Covid, non può fermarsi», ha proseguito Fontana.
Rispetto alla possibile candidatura di Moratti alle prossime Regionali risponde: «È possibile. Leggo toni entusiastici dal centrosinistra, tutti vedono in lei il candidato, evviva, faremo una bella battaglia».
Fontana prefigura dunque il futuro confronto elettorale e intanto riempie la casella lasciata scoperta nell’esecutivo con la nomina di Guido Bertolaso.
giovedì, 3 Novembre 2022 - 10:45
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