Tutte le accuse sono cadute, come aveva chiesto la difesa in contrapposizione alla procura. Sergio Di Palo, l’ex fidanzato di Tiziana Cantone, è stato assolto dalle accuse di falso commesso da privato in atto pubblico, simulazione di reato, calunnia e accesso abusivo a sistema informatico, tutte contestazioni che ruotavano attorno alla divulgazione dei video hard su Tiziana poi esplosi in Rete.
La sentenza è stata emessa intorno alle tre e mezza di oggi pomeriggio (8 novembre) dal giudice monocratico Dario Gallo del Tribunale di Napoli all’esito di un dibattimento che arriva a 6 anni di distanza dall’esplosione della vicenda. Una vicenda che si è conclusa con il triste epilogo del suicidio di Tiziana Cantone: la 31enne di Mugnano (in provincia di Napoli) fu trovata cadavere il 13 settembre del 2016.
Di Palo è stato assolto dall’accusa di falso commesso da privato in atto pubblico con la formula “il fatto non sussiste”; dall’accusa di calunnia perché “il fatto non costituisce reato”; dalla simulazione di reato perché “il fatto non sussiste”; dall’accesso abusivo per “improcedibilità” per mancanza di querela. Per il reato di falso e calunnia, l’imputato era accusato in concorso con Tiziana Cantone: i due, era la tesi della procura, avevano accusato 5 persone di avere reso i noti i video dello scandalo. Nello specifico a sporgere denuncia era stata proprio Tiziana, che aveva pure riferito di avere smarrito il cellulare dal quale poi furono estrapolati i video. La circostanza dello smarrimento del telefonino, è stato provato, non corrispondeva a verità. Alla fine le 5 persone inizialmente sospettate della divulgazione del filmato hanno visto archiviato il fascicolo aperto per diffamazione e violazione della privacy.
Nel corso degli anni sulla vicenda di Tiziana Cantone sono stati aperti anche altri fascicoli di indagine: uno per istigazione al suicidio, che però è stato archiviato; uno più recente per omicidio che non ha portato da alcuna parte. Collegato alla storia di Tiziana Cantone restava solo il processo a Di Palo, oggi giunto al termine. L’uomo, difeso dall’avvocato Bruno Larosa, è stato assolto. La procura ne aveva chiesto la condanna a oltre 4 anni di reclusione. Resta adesso da capire se la procura deciderà di proporre ricorso in Appello. Sulla decisione potrebbe anche pesare la circostanza che tra 6 mesi i reati contestati a Di Palo e per i quali c’è stata assoluzione verrebbero comunque coperti da prescrizione.
martedì, 8 Novembre 2022 - 19:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA