Le scorse politiche non hanno insegnato niente al centrosinistra che si presenterà a una delle più importanti scadenze elettorali prossime ancora una volta diviso. Per le Regionali lombardi infatti Partito democratico e Terzo Polo correranno divisi con Italia Viva- Azione che ha già puntato su Letizia Moratti, appena uscita dalla giunta di centrodestra guidata dal leghista Attilio Fontana, e il Pd che vuole scommettere su Carlo Cottarelli.
Un Pd superato a destra dal Terzo Polo, che lo ha bruciato in velocità incoronando lady Moratti, e che è dovuto correre ai ripari frapponendo un muro alla possibilità di convergere e chiudendo i ponti, anche quelli delle Primarie.
Dunque per il Pirellone si prospetterebbe una corsa a tre tra il governatore uscente Attilio Fontana per il centrodestra, l’ex vicepresidente dimissionaria Letizia Moratti, appoggiata dal Terzo Polo, e l’economista Carlo Cottarelli sul quale si starebbero concentrando le attenzioni del Pd che lavora anche ad una rosa di candidati per il Lazio.
Per le Regionali laziali c’è scetticismo sulla volontà di Conte di trovare un accordo: una sua risposta è attesa per oggi.
«In ogni caso – viene riferito da fonti Dem – andremo avanti per la nostra strada» o con un candidato indicato dal Pd o con le primarie, che non vengono escluse neppure per la Lombardia. Fra i nomi che vengono presi in considerazione per il Lazio, quelli degli assessori regionali Alessio d’Amato e Daniele Leodori, oltre a Enrico Gasbarra o a un civico.
Nessuno stravolgimento invece nel centrodestra che punta su Fontana senza tentennamenti. Lo ha confermato anche la coordinatrice lombarda di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.
Rispetto all’addio di Moratti, Ronzulli conferma un certo «rammarico» visto che nel centrodestra «ha avuto molto e ricoperto diversi incarichi. Ha sempre ben lavorato ma in questo caso c’è un po’ di rammarico per la scelta di candidarsi con uno schieramento che in questo momento è posizionato a sinistra con due leader che arrivano dal Pd».
Moratti, ha continuato, «non era in quota Fi» anche se lo era «quando è stata sindaco di Milano e ministra». Al Pirellone era stata scelta «dalla Regione e da Fontana come rappresentante del centrodestra ma in questo momento si colloca dall’altra parte del fiume». E comunque «io non credo che Moratti si sia dimessa» in contrasto sulle direttive per i novax emanate dal governo. «Credo sia abbastanza strumentale la motivazione – ha proseguito – poi sui vaccini sono d’accordo. La posizione di Fi è sempre stata chiara e credo che la storia ci stia dando ragione».
martedì, 8 Novembre 2022 - 07:33
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