Un imprenditore cilentano, gravato da un debito con Fisco di oltre un milione di euro, avrebbe, con la complicità di due familiari, svuotato i propri conti correnti per scongiurare il recupero dei crediti con l’erario. Per farlo, avrebbe effettuato tante operazioni bancarie e trasferimenti di denaro con assegni, bonifici, ricariche di carte prepagate, depositi di contanti da smobilizzo di titoli.
All’uomo e ai due familiari, accusati di riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, la Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato oltre 3 milioni di euro.
Dall’analisi dei rapporti finanziari riconducibili all’imprenditore, le Fiamme Gialle hanno peraltro appurato che era prassi consolidata l’emissione da parte della moglie, al medesimo scopo, di assegni circolari per decine o addirittura centinaia di migliaia di euro, risultati poi non essere stati mai incassati dai beneficiari. Ciò, con l’istantaneo effetto di “svuotare” apparentemente le disponibilità del correntista, che di fatto venivano invece “congelate” e preservate, appunto, da potenziali provvedimenti di riscossione coattiva. Per garantire il recupero delle somme indebitamente percepite, il gip ha quindi disposto nei confronti degli indagati il sequestro preventivo.
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mercoledì, 9 Novembre 2022 - 09:57
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