Dopo l’alluvione, il terremoto scuote la provincia di Pesaro Urbino. Crolli nel Tribunale di Ancona, scuole chiuse

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Un intervento dei vigili del fuoco dopo il terremoto che ha colpito la provincia di Pesaro Urbino

La terra che trema, l’incubo che ritorna prepotente. Dopo l’alluvione di pochi mesi fa, nelle Marche è di nuovo paura. Questa mattina un forte terremoto ha squarciato la serenità che le comunità già colpite dall’alluvione stanno cercando faticosamente di riconquistare. Intorno alle 7 si è registrata una scossa di magnitudo Richter 5.7, a scossa più forte registrata da quasi 100 anni lungo l’area settentrionale marchigiana.

L’epicentro si è registrato in mare, a circa 30 chilometri dalla costa in provincia di Pesaro Urbino. Il sisma, dicono gli esperti, è dovuto allo scivolamento della crosta adriatica sotto quella appenninica. Escluso invece un nesso con le trivellazioni in mare:  «La trivellazione di per sé – ha spiegato il presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche Piero Farabollini – non comporta alcuno scuotimento sismico, sono semmai le attività di estrazione e stoccaggio che possono farlo. A ogni modo, i terremoti legati a queste attività sono di magnitudo più contenuta, generalmente mai oltre 4,5-5 e profondità massime di 3-4 chilometri».

Vittime, per fortuna, non ce ne sono state ma danni sì. Il quinto piano del Tribunale di Ancona, ad esempio, è stato dichiarato inagibile a causa del crollo di alcune doghe metalliche dei controsoffitti. Le doghe sono cadute a terra per la forte scossa: dovranno essere fissate e messe in sicurezza. Stamattina eseguito un sopralluogo dei vigili del fuoco per valutare la situazione. Il quinto piano resta interdetto per tutta la settimana. Le udienze previste in quel piano saranno celebrate al piano terra.

Adesso toccherà ai vigili del fuoco valutare la staticità delle strutture più colpite. Ma ci vorranno giorni. Allora meglio chiudere gli uffici pubblici. Domani a Senigallia resteranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, le strutture per l’infanzia da 0 a 3 anni, i centri diurni per disabili, il centro diurno Alzheimer, il centro pomeridiano “Il Germoglio”, tutti gli impianti sportivi, i musei comunali, i luoghi della cultura e le sedi dei centri sociali. La Biblioteca Antonelliana resterà chiusa al pubblico. L’ordinanza firmata dal Sindaco, Massimo Olivetti, si è resa necessaria per consentire il completamento di un approfondito sopralluogo sugli edifici pubblici.

Anche a Fano le scuole resteranno chiuse, così come la biblioteca, il museo e i circoli ricreativi di proprietà del Comune. «La necessità di continuare a tenere le scuole chiuse – ha spiegato il vicesindaco Cristian Fanesi – è dettata dal fatto che i controlli non sono stati terminati e che già da domani mattina provvederemo a ripristinare i piccoli danni che non sono strutturali». «Resterà chiuso – ha aggiunto – anche il primo piano del palazzo comunale, dobbiamo verificare meglio il tetto della struttura, mentre gli altri uffici torneranno ad essere operativi». Sul fronte dell’assistenza alle persone, Fanesi ha spiegato che «viene messa a disposizione la palestra di Cuccurano per chi avesse necessità, ma al momento nessuno ha lasciato la propria abitazione». 

Da questa mattina sono impegnati, tra Pesaro Urbino e Ancona, ben 130 vigili del fuoco; 120 sono i sopralluoghi tecnici e le verifiche di stabilità effettuate su decine di edifici e strutture. 

mercoledì, 9 Novembre 2022 - 19:54
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