Crollo villetta, morti i due dispersi: l’esplosione forse innescata da una perdita di gas della rete cittadina

Marilena Ibba e Guglielmo Zedda

Si sono spente pian piano, mentre i vigili del fuoco scavavano tra le macerie di quella che era una villetta nel verde, le speranze di ritrovare in vita Marilena Ibba e Guglielmo Zedda, i due coniugi che abitavano nella casa crollata a Tiana (Nuoro) insieme ai genitori; questi ultimi sono ricoverati in condizioni gravissime negli ospedali di Nuoro e di Sassari. Una tragedia immane che ha lasciato sgomenta e sotto choc la piccolissima comunità di Tiana, appena 450 abitanti, sconvolta dalla notizia del crollo dell’abitazione, causato a quanto pare da una perdita di gas della rete cittadina.

Un boato avvertito alle 7 di ieri mattina in tutto il paese e che ha letteralmente distrutto la casa abitata dalle due famiglie: gli anziani genitori su un piano, la figlia e il genero su un altro. Dall’esplosione si è salvato solo il figlio 21enne della coppia, perché il ragazzo studia fuori e non era nella villetta.

I due feriti sono Duccio Ibba, di 90 anni, ex maresciallo dei carabinieri, ed Eugenia Madeddu, insegnante in pensione di 83, che abitavano nell’appartamento al piano terra: l’uomo è stato ricoverato in gravissime condizioni al centro grandi ustionati di Sassari, la moglie all’ospedale di Nuoro, cosciente e non in pericolo di vita e in grado anche di parlare al telefono con il nipote già ieri.

A perdere la vita sono stati invece la figlia dei due anziani, Marilena Ibba, di 55 anni, che era responsabile di una cooperativa sociale e a Tiana era stata assessore ai Servizi sociali e alla cultura, e il marito Guglielmo, dipendente della Tim di 59 anni. Il corpo di Marilena è stato recuperato intorno alle 15, sette ore dopo l’inizio delle operazioni dei vigili del fuoco, ancora in pigiama e nel letto; Guglielmo è stato trovato senza vita undici ore dopo, in un’altra ala della casa.

 Imponente il dispiegamento di forze al lavoro per tutta la giornata. All’opera 70 pompieri giunti da tutti i comandi provinciali della Sardegna con i colleghi del Nucleo cinofili di Sassari, Lanusei e Tempio, decine di uomini della Protezione civile e tanti volontari, soprattutto compaesani che hanno scavato mani nude. Sul posto anche i sostituti procuratori di Oristano Armando Mamone e Silvia Mascia che hanno aperto un fascicolo al momento contro ignori.

Secondo quanto emerso e riportato dall’agenzia Ansa circa la dinamica dell’incidente, potrebbe esserci stata una perdita di gas della rete cittadina che avrebbe saturato la casa. Casa che era rimasta 15 giorni vuota e chiusa perché le due coppie erano state in crociera. Quindi una banale accensione dell’interruttore della luce, o di una macchinetta del caffè, avrebbe innescato l’esplosione che ha tirato giù l’intera palazzina scaraventando i detriti per centinaia di metri.

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mercoledì, 9 Novembre 2022 - 08:19
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