Circum, primi tre indagati per il treno deragliato a Pompei. Monta la rabbia dei sindaci: «Emergenza sicurezza»

La procura di Torre Annunziata

L’ipotesi di reato è disastro colposo ferroviario: ci sarebbero i primi tre indagati, per il deragliamento del treno della Circumvesuviana, avvenuto nella stazione di Pompei il 7 novembre scorso. Da quanto si apprende, la procura di Torre Annunziata avrebbe iscritto, per ora, il macchinista e il capotreno del convoglio, oltre al capostazione. Un atto dovuto, quello degli inquirenti. In attesa degli accertamenti tecnici, per chiarire l’accaduto, nel quale non si sono registrati feriti.

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Il treno procedeva a una velocità molto bassa, ed è uscito dal binario mentre entrava nella stazione. L’Eav – holding del trasporto pubblico della Regione, cui fa capo la linea – subito dopo l’incidente ha evocato un «errore umano». Una spiegazione presa in considerazione anche dalla Procura. Tuttavia, per fare chiarezza, occorrerà tempo, ed esami tecnici più approfonditi.

Intanto, sulla sicurezza della Circum, monta la rabbia tra gli amministratori della Penisola sorrentina. Rossella Di Leva e ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Consigliera comunale a Sorrento ha il pieno sostegno del sindaco della sua città Massimo Coppola e dell’amministrazione della vicina Piano di Sorrento. Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppoola, parla «di emergenza», e chiede un incontro urgente con Regione Campania e Eav. Il primo cittadino di Piano, Salvatore Cappiello, denuncia: «Avevo chiesto un appuntamento al presidente Eav preoccupato dello stato della Circum e sono stato ignorato da De Gregorio». Rossella Di Leva, consigliera comunale di Sorrento, annuncia la protesta: «Ora basta, è una vergogna. Ci incateniamo ai binari, sono pronta a farlo e con me arriveranno in tanti».

giovedì, 10 Novembre 2022 - 17:14
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