Trasporto pubblico, affondo di Assoutenti: «A Napoli e in Campania scarse efficienza e sicurezza, ma ai cittadini niente notizie»

Circumvesuviana
di Gianmaria Roberti

Il trasporto pubblico arranca in Campania e a Napoli, e le associazioni reclamano voce in capitolo. «C’è una scarsa comunicazione, quando come utenti, e anche come associazione nazionale, abbiamo diritto ad essere informati» dice Antonio Di Gennaro, delegato Assoutenti per la mobilità in provincia di Napoli.

Ad esempio, si chiede il ripristino della Consulta regionale per la mobilità. Istituita da una legge regionale del 2002, secondo la norma «assicura la partecipazione degli utenti, delle parti sociali, delle Associazioni di categoria del settore del trasporto di persone e merci e delle comunità locali al processo di pianificazione e programmazione del sistema di trasporto e di mobilità». Per dire: la Regione deve sentire la Consulta, quando definisce condizioni e modalità delle agevolazioni tariffarie. Sul sito dell’Acamir (Agenzia Campana per la Mobilità), però, le tracce dell’organismo si perdono nel 2019. Al punto che Assoutenti ne paventa, di fatto, la scomparsa.

Eppure, gli utenti ne avrebbero di cose da dire, e da domandare, in tema di Tpl. «Passano gli anni ma – afferma Di Gennaro – non si riesce a riorganizzare il trasporto pubblico in modo che sia efficiente e a garantire sicurezza ai passeggeri. Poi vorremmo capire come mai succedono problemi in continuazione, anche andando alla linea 1 della metropolitana di Napoli, che continua periodicamente a fermarsi». Di Gennaro sostiene: «Da quanto sappiamo, c’è un’incompatibilità del sistema elettronico fra le due tratte, quella costruita prima e quella costruita dopo. Ma perché non si interviene definitivamente?».

Per Assoutenti, «se si devono fare lavori anche lunghi, si fermi la metropolitana per un certo periodo e si preveda una servizio sostitutivo su gomma. Purché si risolvano tutti i problemi esistenti. Anche col nuovo treno appena inserito non sono variati i tempi di attesa». L’interrogativo di fondo resta uno: «Perché i problemi esistenti non si riescono a risolvere, con tutte le conseguenze negative per i passeggeri?». In ordine di tempo, l’ultimo rebus è la Funicolare di Chiaia. «A che punto è la gara per i lavori di manutenzione?». Ah, saperlo.

lunedì, 14 Novembre 2022 - 11:20
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