Quando ha aperto la email credeva di avere ricevuto un messaggio della banca. Stesso indirizzo, identica grafica. Nel messaggio la si invitava a cliccare un determinato link in cui veniva richiesto di fornire i dati anagrafici e il numero di telefono. E lei, convinta di avere a che fare con la sua banca, ha seguito le operazioni richieste, fino a ricevere una telefonata nella quale una rassicurante voce femminile, qualificatasi come operatrice bancaria, le chiedeva di fornire le credenziali di accesso al servizio home-banking.
E’ il percorso che ha portato alla truffa ai danni di una donna da parte di una banda dedita alle truffe informatiche, specializzata in particolare nelle cosiddette tecniche dello smishing e del vishing. Sei persone, tutte residenti nella provincia di Napoli, sono state indagate all’esito di indagini condotte dai carabinieri di Siena. I sei sono accusati di avere svuotato il conto corrente online della donna prelevando circa 24mila euro.
La donna ha intuito che qualcosa non andava dopo la telefonata della presunta operatrice bancaria. A quel punto la titolare del conto ha cercato di entrare nel proprio servizio home-banking, vedendosi tuttavia negato l’accesso, poiché i truffatori nel frattempo avevano modificato le credenziali di accesso.
Le indagini hanno permesso di appurare che con i soldi prelevati alla vittima, con diverse operazioni i malfattori avevano ricaricato cinque carte di credito. Gli autori della truffa sono stati identificati dai militari e tutti denunciati in stato di libertà poiché indiziati dei reati di frode informatica e ricettazione.
venerdì, 18 Novembre 2022 - 22:41
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