Uccide il figlio a coltellate, tragedia ad Asti: il giovane era tornato a vivere col padre da poche settimane

Valerio Pesce

La lite, la mano del padre che si arma di un coltello e subito dopo il sangue, la morte, il dramma.

A Canelli in provincia di Asti un uomo di 61 anni ha ucciso il figlio 28enne che da poche settimane si era trasferito a vivere nell’abitazione paterna.

La vittima è Valerio Pesce, che dal 2017 si era trasferito ad Alba, in provincia di Cuneo, dove gestiva la tabaccheria di piazza Cristo Re. Ma qualche settimana fa Valerio ha chiuso l’attività «per motivi di salute» e si è ricongiunto al genitore Piero, trasferendosi nell’appartamento di quest’ultimo in pieno centro a Canelli, tra via Giovanni XXIII e viale Indipendenza.

Ed è qui che si è consumata la tragedia. Piero ha colpito a morte Valerio mentre questi si trovava in camera da letto. Dopo il delitto, intorno alle 9 del mattino, Piero ha chiamato i carabinieri, confessando l’omicidio. Secondo alcune testimonianze, la situazione tra i due era tesa già da qualche tempo, a causa delle difficoltà economiche in cui versava il ragazzo. Titolare del fascicolo è il pm Stefano Cotti, del tribunale di Asti. Assistito dall’avvocato nicese Giovanna Balestrino, l’uomo, terminato l’interrogatorio, è stato portato in carcere.

mercoledì, 23 Novembre 2022 - 20:25
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