Il bambino di appena un anno che perde i sensi all’improvviso, mentre sta giocando a casa. La corsa disperata per raggiungere il più vicino ospedale. E la paura di non arrivare in tempo, a causa anche del traffico che attanaglia le vie della città.
Ieri pomeriggio a Napoli, nella zona della periferia est, due genitori hanno vissuto degli interminabili minuti di angoscia e disperazione. Il loro piccolo si è sentito male, non rispondeva più. E loro hanno fatto la sola cosa possibile. Correre in ospedale. Alla guida della macchina, il padre ha iniziato a farsi largo a suon di clacson. Fino a quando una pattuglia dei carabinieri, ferma in via Chiaromonte (quartiere Barra), per un posto di blocco, ha sentito arrivare questa macchina che suonava disperatamente e in modo nervoso il clacson. I carabinieri hanno capito che qualcosa non andava, che c’era un’emergenza in corso.
Quando hanno visto nell’auto la donna che stringeva un bambino in una coperta hanno capito tutto. Si sono precipitati alla guida della macchina di ordinanza, hanno raggiunto la vettura dei due genitori e le si sono parati davanti facendo segno al conducente di seguirli. Così hanno aperto loro la strada, facilitando e accelerando la corsa della vettura verso il pronto soccorso di Villa Betania. Un aiuto provvidenziale. All’arrivo in ospedale, il piccolo è stato intubato. I medici hanno praticato un massaggio cardiaco. Il cuore del bimbo è tornato a battere. Era andato in arresto cardiocircolatorio.
Ai genitori i medici hanno spiegato che «un minuto in più e sarebbe morto». Invece grazie all’aiuto dei militari dell’Arma che hanno ‘aperto’ una corsia preferenziale tra le macchine in marcia, si è riusciti a fare in tempo. E la storia ha avuto un lieto fine.
giovedì, 8 Dicembre 2022 - 08:54
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