Accusati di legami con il clan Senese, quattro imprenditori tornano liberi in attesa dell’Appello

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La seconda sezione penale della Corte di Appello di Roma ha disposto la scarcerazione per quattro imprenditori finiti sotto processo e condannati dal Tribunale di Roma (VI sezione, presidente Ciampelli) nell’ambito della cosiddetta inchiesta “mafia capitale”.

Si tratta di Antonio Sorrentino, 53 anni, Giancarlo Vestiti, 54 anni, Alessandro Cosentino, 53 anni (leader dei tifosi della curva B di Napoli, appartenente al gruppo Fedayn) e di Luca D’Alessandro, 40 anni (difeso dall’avvocato Maurizio Cappabianca), ritenuti dalla DDA capitolina vicini al clan Senese, per il quale, secondo gli inquirenti, avrebbero investito importanti somme di denaro.

In attesa del processo di Appello, il cui inizio è previsto a febbraio, la Corte romana ha disposto la revoca dei domiciliari per Cosentino (difeso dagli avvocati Emilio Coppola e Ylenia Maiuri) e per d’Alessandro, che tornano entrambi in libertà. Sono stati invece scarcerati Sorrentino e Vestiti, sottoposti entrambi all’obbligo di dimora.

La decisione si basa su una rogatoria svizzera, mai acquisita durante il procedimento di primo grado, che dimostrerebbe la liceità dei soldi che – sempre secondo la Procura – gli imprenditori Sorrentino e Vestiti avrebbero riciclato e Cosentino e d’Alessandro reimpiegato per conto della famiglia malvitosa Senese nei settori alimentare e dell’abbigliamento.

mercoledì, 21 Dicembre 2022 - 16:19
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