Il decreto rave diventa legge grazie alla ‘ghigliottina’. Protesta delle opposizioni | Cosa prevede la nuova norma


Forza Italia diserta il voto, lanciando così un segnale chiaro a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia. Ma pur di non perdere la partita sul decreto Rave, alla Camera viene fatta scattare la ‘ghigliottina’ e così ieri sera, in zona Cesarini, il decreto Rave diventa legge evitando la decadenza del provvedimento. La legge è stata già pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed è in vigore da oggi.

Fine anno di passione per il Governo meloniano. Dopo una maratona di lavori per superare l’ostruzionismo delle opposizioni, si arriva al voto. Il testo, che contiene le norme contro i raduni musicali clandestini, la riforma dell’ergastolo ostativo, il rinvio delle multe ai ‘no va’, il reintegro dei medici contrari ai vaccini e l’abolizione del Green pass per le Rsa, passa con 183 sì e 116 no. Ma a fare male alla maggioranza sono 13 deputati (su 44) di Forza Italia che si chiamano fuori: disertano il voto. L’azzurro Nazario Pagano, presidente della Commissione Affari Costituzionali, ci mette la faccia e spiega il suo disappunto rispetto al voto: «Non ho votato perché c’è una norma che non condivido e cioè la revoca della sospensione dell’attività professionale per i cosiddetti medici ‘no vax’».

Tant’è, Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni trovano il modo per evitare pericolose cadute. Si fa scattare la ghigliottina. Tradotto: viene fatto applicare l’espediente regolamentare in base a cui la presidenza della Camera può decidere di porre in votazione un decreto legge nell’imminenza della scadenza anche se non se ne è ancora esaurito l’esame ordinario. Detto in altri termini, si è impedita la discussione in Aula che, se prolungata, avrebbe impedito al decreto Rave di essere votato nei tempi utili. A venire cancellati sono stati un’ottantina di interventi della minoranza, ai quali se ne sarebbero dovuti aggiungere altri 38 della maggioranza, annunciati da qualcuno in Aula, ma mai comunicati ufficialmente all’Ufficio di presidenza. Soltanto una volta il presidente della Camera si era visto ‘costretto’ ad applicare la ‘ghigliottina’. E’ accaduto il 29 gennaio 2014, quando l’allora presidente di Montecitorio, Laura Boldrini, mise ai voti il decreto Imu-Bankitalia 4 ore prima che questo decadesse.

Un atto di forza che ha scatenato le ire delle opposizioni. Alcuni deputati del Pd hanno sventolato la Costituzione. Il segretario dem Enrico Letta parla di «scelta assurda e pericolosa». Per Giuseppe Conte del Movimento 5Stelle « con questo ultimo strumento della tagliola la compressione per quanto riguarda la possibilità dell’opposizione di svolgere il suo ruolo è stata ulteriormente confermata. Ci ritroviamo con una mortificazione del ruolo dell’opposizione». Secondo il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, «che un governo appena insediato con ampi numeri scelga di utilizzare la tagliola per approvare un decreto che altrimenti non sarebbe riuscito ad approvare perché è arrivato colpevolmente in ritardo, oltre perché è un decreto pasticciato, è un segnale di debolezza e anche un segnale grave rispetto al Parlamento».

Ma cosa prevede la nuova legge contro i rave? All’articolo 633bis del Codice penale si recita: “Invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica”. Il reato prevede la reclusione da 3 a 6 anni e la multa da 1.000 a 10.000 euro per chiunque organizzi o promuova l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, allo scopo di dar vita ad un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento.

sabato, 31 Dicembre 2022 - 11:20
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