Twitter moroso, affitto non pagato per oltre 100mila dollari. Musk ne fa un’altra, ha già bruciato 200 miliardi

Elon Musk
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Ancora una pessima notizia, in termini di ricaduta di immagine, per Elon Musk. Twitter non ha pagato l’affitto della sua sede a San Francisco da quando l’imprenditore ne ha assunto la guida e la California Property – proprietaria dell’edificio al 30° piano dell’Hartford Building, situato al numero 650 della California Street – ha fatto causa alla società.

Secondo indiscrezioni riportate dal New York Post, il debito di Twitter ammonterebbe a 136.260 dollari Lo stop al pagamento dell’affitto sarebbe legato alle misure di taglio costi avviate da Musk, che ha ridotto il personale della società e ridimensionato quello per la sicurezza e la pulizia negli uffici di San Francisco e New York. Ai dipendenti è stato anche chiesto di ritardare direttamente i pagamenti ai venditori.

Musk, secondo quanto riferito da Bloomberg, è diventato la prima persona nella Storia a perdere 200 miliardi di dollari. Per il Bloomberg Billionaires Index, il patrimonio di Musk, che ha 51 anni, è sceso ad ‘appena’ 137 miliardi di dollari dopo che le azioni di Tesla nelle ultime settimane sono crollate; e la sua ‘fortuna’ aveva raggiunto il picco il 4 novembre 2021, con 340 miliardi di dollari. Da notare che Elon Musk era stata la seconda persona in assoluto ad accumulare un patrimonio personale di oltre 200 miliardi di dollari: aveva superato la soglia nel gennaio 2021, alcuni mesi dopo Jeff Bezos, il fondatore di Amazon.

Pochi giorni prima di Natale Musk ha lanciato su Twitter un sondaggio chiedendo agli utenti se avrebbe dovuto lasciare il suo incarico di Ceo. Il 57,5% aveva votato in favore delle dimissioni contro il 42,5% che invece lo voleva ancora al timone. Nell’occasione, il patron del popolare social aveva promesso di rispettare i risultati del sondaggio ma senza fornire dettagli sui tempi delle dimissioni e neppure sul nome del suo potenziale successore. «Mi dimetterò da amministratore delegato di Twitter non appena avrò trovato qualcuno abbastanza folle da assumere l’incarico», ha scritto in un tweet Musk sottolineando che una volta dimessosi guiderà i team per il software e i server della società.  

Musk e Twitter non stanno vivendo un periodo fortunato. Twitter si deve anche guardare dalla concorrenza. Mastodon, il social network che si sta ponendo come alternativa a Twitter dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, ha superato i 2,5 milioni di utenti attivi al mese. L’aggiornamento è arrivato dall’amministratore delegato e fondatore del social, Eugen Rochko, attraverso un post sul blog ufficiale della piattaforma. Tra i nuovi account, giornalisti, scrittori, attori, politici e molte organizzazioni, tra cui colossi del web come Google, che sulla rete ha portato il team GoogleSearchLiaison, che si occupa di condividere le novità tecniche riguardanti il motore di ricerca. Tra ottobre e novembre, il numero di utenti attivi al mese su Mastodon è aumentato da circa 300.000 a oltre 2,5 milioni.

Mastodon, a differenza dei social più famosi, non presenta una struttura centralizzata ma è formato da vari server gestiti da utenti privati, gruppi e organizzazioni. Inoltre, il software è open source e basato sulla logica delle “stanze”, dove ognuna ha le proprie regole di moderazione.

martedì, 3 Gennaio 2023 - 08:30
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