La crisi economica si abbatte su Amazon e a ricasco sui dipendenti, che pagheranno sulla propria pelle il prezzo più amaro. Il colosso statunitense dell’e-commerce ha annunciato il licenziamento di 18mila dipendenti in tutto il mondo, Europa inclusa. A dare la notizia in un video-messaggio è stato l’amministratore delegato di Amazon, Andy Jassy.
La maggior parte dei tagli al personale dovrebbe interessare le operazioni di vendita, oltre all’organizzazione People, Experience and Technology. «La revisione della nostra pianificazione annuale» è stata «più difficile quest’anno data l’incertezza economica e il fatto che abbiamo assunto massicciamente negli ultimi anni», ha aggiunto Jassy.
Si tratta del più grande piano di tagli nel settore tech negli Stati uniti negli ultimi tempi e la riduzione più drastica di personale nella storia dell’azienda di Seattle, ma rappresenta comunque una frazione della forza lavoro globale di Amazon, che conta circa 1,5 milioni di dipendenti.
Amazon ha assunto con forza durante la pandemia per far fronte all’esplosione della domanda, raddoppiando il suo personale globale tra l’inizio del 2020 e l’inizio del 2022. Ma l’azienda ha visto il suo utile netto diminuire del 9% su base annua nel terzo trimestre. E per l’ultimo trimestre le previsioni di crescita si attestano tra il 2% e l’8% annuo, un dato sotto le attese per il gruppo. «Amazon ha resistito a economie incerte e difficili in passato, e continueremo a farlo – ha detto il ceo del gruppo americano – Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire opportunità a lungo termine».
giovedì, 5 Gennaio 2023 - 08:50
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