Maglia con la scritta ‘Auschwitzland’: non c’è reato di apologia del fascismo, assolta Selene Ticchi

Auschwitzland maglia ticchi
La maglietta con la scritta 'Auschwitzland' indossata da Selene Ticchi

Avere indossato una maglietta con la scritta ‘Auschwitzland’ durante il raduno dei ‘nostalgici’ a Predappio non ha integrato la fattispecie di reato di apologia del fascismo.

Nella giornata di ieri, giovedì 12 gennaio, il Tribunale di Forlì ha assolto ha assolto Selene Ticchi, all’epoca militante di Forza Nuova e ora nel Movimento nazionale rete dei patrioti, per avere sfoggiato la maglietta con la scritta sotto un logo che riprendeva il profilo del campo di concentramento di Auschwitz nel corso di una celebrazione a Predappio il 28 ottobre 2018. La procura aveva chiesto per l’imputata una condanna a 9 mesi e 600 euro di multa. «Siamo felici e soddisfatti», è stato il commento di Ticchi, difesa dall’avvocato Daniele D’Urso (suo marito).

La sua linea difensiva è stata che la maglietta era una protesta «contro chi lucra su luoghi dove sono avvenute tragedie, non solo Auschwitz». Le motivazioni dell’assoluzione, con la formula perché il fatto non costituisce reato, arriveranno tra due settimane e a quel punto i pm, guidati dal procuratore Maria Teresa Cameli, decideranno se impugnare la sentenza.
Nel frattempo arrivano le critiche.

«Colpisce che, ancora una volta, l’ostentazione di condotte apologetiche non siano ritenute penalmente rilevanti quando, nel caso che ci occupa, si ridicolizza una delle vicende storiche più gravi e drammatiche vissute nel periodo della seconda guerra mondiale», ha commentato il vice presidente nazionale e legale dell’Anpi, Emilio Ricci.

«Rileviamo la contraddittorietà delle decisioni della Magistratura che, in alcuni casi condanna e in altri assolve, pur in presenza di condotte sostanzialmente analoghe; va anche rilevata la discrasia tra il comportamento della Procura (che chiede una significativa condanna) e il giudice che assolve. Da tempo l’Anpi si batte perché la normativa in materia di esaltazione e apologia del nazifascismo sia sostanzialmente e drasticamente riformata, anche mediante la presentazione di un progetto di legge di riforma. La battaglia per la difesa della memoria dei martiri e dei perseguitati dal nazifascismo prosegue con l’ impegno dell’Anpi a perseguire i responsabili di tutte le condotte rilevanti penalmente», ha concluso Ricci.

venerdì, 13 Gennaio 2023 - 14:29
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