Avvocato uccisa dall’ex davanti al ristorante, una vicina: «Voleva rompere, ma aveva paura»

Panchina rossa violenza sulle donne
La panchina rossa simbolo della lotta alla violenza contro le donne (foto Kontrolab)

Qualcuno ha deposto fiori davanti al ristorante in via Amelia a Roma. Qui, ieri sera, Martina Scialdone – 34 anni compiuti lo scorso 21 dicembre – ha trovato la morte. L’ha uccisa, sotto gli occhi di diversi passanti, il suo ex, un uomo di 61 anni che adesso è in carcere in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

Costantino Buonaiuti, dipendente Enav, deve rispondere di omicidio. Si è servito di una pistola regolarmente detenuta ma utilizzabile solo a scopo sportivo per togliere la vita a Martina. Non accettava la fine di quella relazione durata un paio di anni. Una mostruosità.

Martina, invece, voleva andare avanti. Quella relazione, racconta una vicina al fotografo del Corriere Claudio Guaitoli, non le giovava. Martina se ne era resa conto ed era «andata anche dallo psicologo».

«Voleva rompere – racconta ancora la vicina- e aveva paura». Ecco perché quando Buonaiuti l’ha ‘sorpresa’ nel ristorante dove Martina stava cenando, la 34enne si è chiusa in bagno. Ma, secondo quanto hanno riferito diversi testimoni, il proprietario del locale – attirato dal forte litigio in corso tra Martina e Buonaiuti – ha fatto uscire entrambi fuori dal locale. Ed è qui che il 61enne ha commesso l’omicidio. Pochi istanti e, incurante della presenza di altre persone, ha estratto la pistola e fatto fuoco. Poi è scappato.
Martina lavorava in uno studio del quartiere Parioli. «Per me è morta una persona di famiglia», ha detto all’AGI l’avvocato Giulio Micioni dello studio legale.

«Stiamo tutto il giorno insieme e quindi si crea un rapporto che va oltre la semplice professione. Martedì scorso eravamo andati a ballare al Piper per una festa e due giorni dopo era stato il mio compleanno e avevamo festeggiato allo studio: avevamo finito io e lei la bottiglia», ricorda il legale ancora sconvolto dalla notizia.

«Era sempre solare, sorridente. E’ stato un fulmine a cielo sereno, non sapevo nulla di questa relazione: sono cascato dalle nuvole – aggiunge – si occupava di diritto di famiglia, chissà quante volte le sarà capitato di vedere donne maltrattate dai compagni. Ieri ci siamo salutati perché era fine settimana, dovevamo vederci lunedì e invece non la vedrò più».

sabato, 14 Gennaio 2023 - 15:58
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